Al momento stai visualizzando Polittico del duomo di Ascoli di Carlo Crivelli
Carlo Crivelli: Polittico del duomo di Ascoli, cm. 270 x 270, Cattedrale di Sant'Emidio, Ascoli.

Polittico del duomo di Ascoli di Carlo Crivelli

Carlo Crivelli: Polittico del duomo di Ascoli

Carlo Crivelli: Polittico del duomo di Ascoli
Carlo Crivelli: Polittico del duomo di Ascoli, cm. 270 x 270, Cattedrale di Sant’Emidio, Ascoli.

Sull’opera: “Polittico del duomo di Ascoli” è un complesso pittorico autografo di Carlo Crivelli, realizzato con tecnica a tempera su tavola intorno al 1472-73, misura 270 x 270 cm. ed è custodito nella Cattedrale di Sant’Emidio ad Ascoli.

La storia e la descrizione

Il Polittico in esame fu commissionato  per la cattedrale di Sant’Emidio dal vescovo Prospero Caffarelli nel 1472. Attualmente è conservato nella cappella del Santissimo Sacramento della stessa chiesa.

L’opera conserva in pieno la sua originalità, ornata nella sua meravigliosa cornice gotico-veneta che ne mette in risalto il pulito cromatismo e le decise forme, talora scheggiate, talora levigate in delicate modulazioni curvilinee, colpite sempre obliquamente dalle fonti luminose, che richiamano la pittura fiamminga. Il complesso pittorico di Ascoli porta a termine il periodo più fecondo del Crivelli.

La firma e la data sono state scritte sul gradino del trono nel pannello raffigurante la “Madonna col Bambino” (centro del registro centrale).

Nonostante le grandi lodi pervenute al polittico dai più antichi studiosi, tra i quali il Ricci (1834), la critica del tardo Ottocento non risparmiò invece aspri attacchi, considerandolo sgradevole, sfigurato, “plasticamente debole e privo di grazia” (Lionello Venturi, 1907, “grottesco” (Cavalcaselle, 1871): un complesso pittorico che  si sottraeva, soprattutto nei suoi valori essenziali, agli schemi toscani e classicheggianti.

Agli inizi del Novecento i criteri di valutazione incominciarono a cambiare ed il complesso ascolano, anno dopo anno, fu giustamente rivalutato nella sua vera dimensione pittorica, dal primo elogio del “substrato mantegnesco” (Adolfo Venturi, 1914), all’accostamento alle opere del Giambellino (Drey, 1927).

Il valore dell’opera crivelliana, soprattutto per la “originalità e la coerenza assoluta dello stile” (Zampetti, 1952), viene oggi riconosciuto all’unanimità dagli studiosi di Storia dell’arte.

L’opera fu sottoposta negli anni Settanta dello scorso secolo ad un accurato restauro a Urbino.

Dettagli dei vari scomparti del polittico: Le opere sono tutte realizzate con tecnica a tempera su tavola.

Registro superiore

15 crivelli - polittico del duomo di ascoli

Santa Caterina d’Alessandria e San Gerolamo, cm. 65 x 41 ciascuno.

Pietà, 61 x 64

Pietà, 61 x 64 cm.

16 crivelli - polittico del duomo di ascoli

San Giorgio e Sant’Orsola, cm. 65 x 41 ciascuno.

Registro centrale

17 crivelli - polittico del duomo di ascoli

San Pietro apostolo e San Giovanni Battista, cm. 136 x 39 ciascuno.

Madonna col Bambino in trono, 136 x 66

Madonna col Bambino in trono, 136 x 66.

18 crivelli - polittico del duomo di ascoli

Sant’Emidio e San Paolo, cm. 136 x 39 ciascuno.

Predella

19 crivelli - polittico del duomo di ascoli

Apostolo e San Bartolomeo, cm. 29 x 17 ciascuno.

Sant'Andrea e San Giovanni evangelista,  cm. 29 x 17 ciascuno. 

Sant’Andrea e San Giovanni evangelista,  cm. 29 x 17 ciascuno.

San Pietro, Cristo benedicente e San Paolo, cm. 29 x 17 ciascuno. 

San Pietro, Cristo benedicente e San Paolo, cm. 29 x 17 ciascuno.

San Matteo e san Giacomo, cm. 29 x 17 ciascuno. 

San Matteo e san Giacomo, cm. 29 x 17 ciascuno.

20 crivelli - polittico del duomo di ascoli

Apostolo e San Bartolomeo, cm. 29 x 17 ciascuno.

Escludendo le citazioni, facilmente riconoscibili, la riproduzione dei contenuti di questo sito web, anche eseguita soltanto in parte, è vietata.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.