Pittore Taddeo di Bartolo

Taddeo di Bartolo (Siena, intorno al 1362 – Siena, 1422)

Trittico con l'Assunzione della Vergine
Sopra, un’opera dell’artista: trittico per il Duomo di Montepulciano, 1401.

Biografia di Taddeo di Bartolo

Taddeo di Bartolo, figlio di Bartolo di Mino (un barbiere senese) nacque a Siena intorno al 1362.

In passato si è spesso fatta confusione circa la paternità dell’artista, complice soprattutto l’errore del Vasari che riteneva fosse figlio del pittore Bartolo di Fredi (Siena, 1330 circa – Siena, 26 gennaio 1410).

Sempre dal Vasari si ricava che l’artista in esame era lo zio di Domenico di Bartolo.

Taddeo fu attivo non solo negli ambienti artistici ma contribuì anche all’organizzazione della vita pubblica di Siena, essendo investito da importanti cariche pubbliche.

La sua prima opera a noi pervenuta – un polittico con la Madonna col Bambino e Santi realizzato per la cappella di San Paolo a Collegalli, presso Montaione in provincia di Firenze – risale al 1393. In tale data il pittore già risultava iscritto nella “Matricola dei pittori senesi”.

Da documentazione certa risulta che l’artista nel 1393 stava lavorando su due dipinti per la chiesa di San Luca a Genova, commissionati da Cattaneo Spinola.

Tra il 1395 e il 1397 probabilmente si trovava a Pisa, ove gli furono commissionati una Madonna con Bambino in trono e Santi per la chiesa di San Paolo all’Orto ed un polittico per la chiesa di San Francesco, entrambi realizzati nel 1395. Si pensa che negli anni seguenti l’artista avesse lavorato nella stessa chiesa francescana per la decorazione della cappella Sardi Campigli in un ciclo di affreschi con le Storie del Transito di Maria e Santi.

Nel 1397 eseguì il Battesimo di Cristo (opera firmata e datata) della Collegiata di Triora in provincia di Imperia.

Nel 1400, già ritornato a Siena, eseguì un Giudizio Universale per il Duomo della città, andato perduto, ed un trittico per l’Oratorio di Santa Caterina della Notte.

Risale al 1401 il trittico del il Duomo di Montepulciano (foto sopra), l’opera oggi considerata il suo capolavoro. Nel riquadro principale viene raffigurata la maestosa figura dell’Assunta attorniata da Angeli con sotto i dodici apostoli che si accalcano attoniti intorno a quella che era la tomba vuota della Madonna. Sopra il riquadro centrale appare l’ Incoronazione della Vergine. Le tre scene, due nel pannello principale e l’altra in quello superiore, vanno lette – per una giusta sequenza temporale – dal basso verso l’alto. Nei due grandi riquadri laterali vengono rappresentati alcuni Santi che appaiono rivolti verso l’Assunta atteggiamento di adorazione, mentre sui quattro pilastri che delimitano i tre principali riquadri appaiono (tre per pilastro) i Dottori della Chiesa. Sulle cuspidi dei due riquadri laterali sono raffigurati – a sinistra e destra rispettivamente – l’ Angelo annunciante e la Vergine Annunziata. Nella predella vengono narrate nove storie della vita di Gesù, mentre sopra di essa appaiono varie scene dell’antico testamento in piccolissimi pannelli.

Nel 1403 il pittore eseguì il polittico per la chiesa di San Francesco al Prato a Perugia, i cui pannelli, attualmente divisi sono custoditi nella Galleria Nazionale dell’Umbria della stessa città: la complessa struttura di quella macchina d’altare comprendeva due facciate con cinque pannelli lignei per ogni prospetto e due fiancate, anch’esse dipinte.

Al suo ritorno a Siena Taddeo decorò il coro del Duomo (affreschi andati completamente perduti), la cappella e l’anticappella del Palazzo Pubblico (triennio 1406-08) con le le Storie della vita della Vergine  ed un ciclo di Uomini famosi (1414-17). Nello stesso periodo (1416), sempre a Siena gli furono commissionate le decorazioni di due porte cittadine, con raffigurazioni a sfondo religiosom, che portò a compimento entro il 1418.

Il pittore fu attivo e prolifico anche a San Gimignano, dove nella Collegiata di Santa Maria Assunta  realizzò il Giudizio Universale sulla controfacciata e sulle pareti attigue (1393), a Colle di Val d’Elsa (Chiesa di Sant’Agostino si può ammirare una splendida Madonna col Bambino), a Orte e Volterra.

I numerosi viaggi dell’artista gli permisero di aggiornarsi continuamente ed, oltremodo, di subire le influenze di altri artisti, tanto che il suo stile, agli esordi assai vicino a quello di Simone Martini (appreso non direttamente ma in maniera mediata), si modificò più volte lasciandosi influenzare dalla pittura di  Barnaba da Modena (Modena, c. 1328 – c. 1386), attivo in Liguria e Toscana, dai pittori veneti Turone di Maxio e Altichiero da Zevio, dal tardogotico umbro ancora trionfante grazie all’apporto di Gentile da Fabriano.

Nel 1422, come si ricava dalle Vite del Vasari, Taddeo di Bartolo morì poco dopo aver dettato il proprio testamento.

Opere principali dell’artista

Polittico con la Madonna col Bambino e Santi (firmato e datato 1389) realizzato per la cappella di San Paolo a Collegalli (Montaione, provincia di Firenze) oggi proprietà  privata.

Giudizio Universale, Inferno, Paradiso, e poi Evangelisti e Virtù cardinali (controfacciata e pareti attigue, anno 1393), Collegiata di di Santa Maria Assunta a San Gimignano;

Polittico per la chiesa di San Francesco a Pisa (anno 1395) (Il pannello principale con la Madonna dell’Umiltà e quelli laterali con Sant’Andrea e San Giovanni Battista attualmente godibili nel Szépművészeti Múzeum di Budapest);

Madonna con Bambino in trono e Santi (anno 1397), realizzata per la chiesa di San Paolo all’Orto (attualmente custodita nel Museo di Grenoble);

Decorazione della cappella Sardi Campigli in San Francesco a Pisa: affreschi con Storie della Transito di Maria e Santi;

Battesimo di Cristo (firmato e datato 1397), Collegiata di Nostra Signora Assunta, Triora;

Trittico Madonna con Bambino e angeli musicanti, San Giovanni Battista e Sant’Andrea (anno 1400) realizzato per l’Oratorio di Santa Caterina della Notte (attualmente si trova allo Spedale di Santa Maria della Scala a Siena);

San Gimignano e storie della sua vita (una tavola realizzata nel 1401), Museo civico, San Gimignano;

Trittico per il Duomo di Montepulciano 1401;

Annunciazione, Perugia, Galleria Nazionale dell’Umbria;

Polittico (firmato e datato 1403) realizzato per la chiesa di San Francesco al Prato a Perugia. Attualmente risulta smembrato e custodito nella Galleria Nazionale dell’Umbria nella stessa città. I riquadri della predella si trovano in parte a Heerenberg e in parte ad Hannover;

Adorazione dei pastori (anno 1404), Chiesa di Santa Maria dei Servi, Siena;

Discesa dello Spirito Santo, (opera firmata e datata 1403, ma  probabilmente lavoro di bottega), Galleria Nazionale dell’Umbria Perugia;

Madonna con Bambino, san Nicola di Bari, san Cristoforo, santo Evangelista e santo vescovo, Museo civico, San Gimignano;

Affreschi con le Storie della vita della Vergine (periodo 1406-1408), cappella del Palazzo Pubblico, Siena;

Polittico con Annunciazione, San Cosma e San Damiano, Transito della Madonna, (opera firmata, 1409), Pinacoteca Nazionale, Siena;

Madonna col Bambino, Chiesa di Sant’Agostino, Colle di Val d’Elsa;

Crocifisso, Pinacoteca Nazionale, Siena, già all’Ospedale di Santa Maria della Scala nella stessa città;

Piccola tavola con Crocifissione, Siena, Pinacoteca Nazionale;

Tre tavole con le raffigurazioni del Martirio dei Santi Cosma e Damiano, Adorazione dei Magi e Adorazione dei Pastori, Pinacoteca Nazionale, Siena;

Trittico portatile con Madonna col Bambino e santi Antonio Abate, Cristoforo, Caterina d’Alessandria e Francesco, Siena, Pinacoteca Nazionale;

Decorazione della anticappella del Palazzo Pubblico (1414-1417) con le raffigurazioni di Uomini famosi dell’antichità, Siena;

Madonna con Bambino, Avignone, Musée du Petit Palais, 1400 ca.

San Geminiano, University of Notre Dame, The Snite Museum of Art, Notre Dame (IN);

Incoronazione di Maria Vergine, The University of Arizona Museum of Art, Tucson;

Madonna con Bambino in trono, e i santi Ottaviano e Giovanni Battista, Michele Arcangelo e Francesco d’Assisi (opera firmata, 1411), Museo civico, Volterra;

Madonna con Bambino, The Fine Arts Museums of San Francisco, San Francisco;

Madonna del Popolo (firmato, 1420), Museo diocesano d’arte sacra, Orte.

Bibliografia:

S. Symeonides, Taddeo di Bartolo, anno edizione 1965, Siena;

Vittoria Garibaldi, Galleria Nazionale dell’Umbria, Electa, anno 2002, Milano.

Enzo Carli, La pittura senese del Trecento, Venezia 1981, riferimenti alle pagine 248-252;

Il Gotico a Siena, catalogo della mostra, anno edizione 1982, Siena;

Maestri senesi e toscani nel Lindenau-Museum di Altenburg, catalogo della mostra a Siena del 15 marzo – 6 luglio 2008 (Palazzo Squarcialupi, Complesso museale di Santa Maria della Scala) a cura di Miklos Boskovits, Protagon, anno ed. 2008, riferimenti alle pagine 112 – 122;

Escludendo le citazioni, facilmente riconoscibili, la riproduzione dei contenuti di questo sito web, anche eseguita soltanto in parte, è vietata.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.