Annunciazione Martelli di Filippo Lippi

Filippo Lippi: Annunciazione Martelli

Filippo Lippi: Annunciazione Martelli
Filippo Lippi: Annunciazione Martelli, 1440 circa, cm. 175 x 183, tempera su tavola, chiesa di San Lorenzo, Cappella Martelli, Firenze.

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Sull’opera: “Annunciazione Martelli” è un dipinto di Filippo Lippi realizzato con tecnica a tempera su tavola intorno al 1440, misura 175 x 183 cm. ed è custodito nella Cappella Martelli della chiesa di San Lorenzo a Firenze. 

 Non si conosce la storia esterna legata alla composizione in esame, né la committenza, ma l’inserimento cronologico, ricavato su basi stilistiche dell’artista, dovrebbe corrispondere a quello in cui già esisteva la cappella “degli Operai”: 1440.

Altri indizi convergono nella conferma di detta  datazione come, ad esempio, la presenza delle illustrazioni delle “Storie di San Nicola” nei riquadri della predella. Queste farebbero presupporre anche la committenza nella persona di Niccolò Martelli, un facoltoso cittadino che impiegò parte dei suoi capitali per il finanziamento della ricostruzione della basilica di San Lorenzo, all’epoca dei primi Medici.

Nel 1429 moriva Giovanni Bicci de’ Medici, il principale finanziatore, e i lavori si bloccarono fino al 1441, anno in cui Cosimo il Vecchio li riavviò sostenendo per intero il finanziamento della ricostruzione. Non è da scartare l’ipotesi che l’opera sia stata commissionata dai figli di Niccolò Martelli.

Il dipinto riveste un ruolo significativo nella storia relativa alle pale d’altare perché corrisponde alla prima opera, sicuramente nota, in cui sono presenti elementi gotici (cuspidi e pinnacoli) in un severo schema a geometria quadrangolare, che ben si integra con l’architettura della chiesa, di stile brunelleschiano.

La composizione principale è divisa in due sezioni e si presenta, quindi, come un dittico ove l’unificazione dei riquadri avviene con la colonna centrale, dove appaiono, in un articolato scenario architettonico, alcune costruzioni sul fondo di una loggetta aperta.

Altri spunti sono riferiti alla pittura fiamminga, verso cui l’artista manifestò interesse sin dal soggiorno a Padova, come l’impiego del chiaroscuro nella creazione degli effetti di luminosità.

A sinistra stanno due angeli, mentre a destra è raffigurata la scena dell’Annunciazione, con la classica posa dell’Angelo annunciante e della Vergine annunciata, questa ispirata all’Annunciazione Cavalcanti di Donatello, realizzata intorno al 1435.

Nelle tre storie raffigurate sulla predella si evidenzia la grande capacità dell’artista nella narrazione di avvenimenti, che rimandano alla predella della Pala Barbadori.

Gran parte degli studiosi di storia dell’arte sostengono che collaborò alla realizzazione di queste storie Giovanni di Francesco (Arezzo, 1412 o 1428 – Firenze, 1458), attivo nella bottega di Filippo negli anni 1440-1441.

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