Cappella Carafa – Annunciazione Filippino Lippi

Filippino Lippi: Cappella Carafa – Annunciazione col committente presentato da san Tommaso d’Aquino

Filippino Lippi: Cappella Carafa - Annunciazione col committente
Filippino Lippi: Decorazione bassa della parete centrale: Annunciazione col committente presentato da san Tommaso d’Aquino, Santa Maria sopra Minerva, Roma

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Sull’opera: “Annunciazione col committente presentato da san Tommaso d’Aquino” è una raffigurazione di Filippino Lippi appartenente al ciclo di affreschi della Cappella Carafa, realizzata intorno al 1489-91 e custodita nella chiesa di Santa Maria sopra Minerva a Roma. 

 La parete di fondo della cappella simula una pala d’altare con raffigurata, al centro in basso, l’Annunciazione impreziosita da una cornice di stucco e, su tutto il resto  della superficie, la scena dell’Assunzione della Vergine. L’episodio della presente opera – l’Annunciazione – è inquadrato in una finta architettura con pilastri e candelabri monocromatici.

L’Annunciazione appare con un’iconografia alquanto inusuale, dove san Tommaso d’Aquino presenta il committente Carafa inginocchiato alla Vergine.

Insolita non è la presenza del committente genuflesso nelle raffigurazioni con tema dell’Annunciazione, che in effetti se ne conoscono molte, ma il duplice atteggiamento di Maria nella stessa raffigurazione, che allo stesso tempo comunica con l’Angelo annunciatore e il cardinale presentato dal santo, da lei benedetto.

Il committente assume qui un ruolo primario nella scena che si sta svolgendo davanti ai suoi occhi, distogliendo la Vergine dal tradizionale e sacro evento.

La scena viene inserita in un ambiente interno, dove la Maria poggia un ginocchio su una sedia di fronte ad un leggio con diversi libri, tra cui uno aperto. Da una tenda scostata appare un alto scaffale con una natura morta: trattasi di un ripiano con una caraffa di vetro (simbolo della purezza, ma anche un chiaro riferimento al nome del Cardinale, per l’appunto, Carafa), libri ed un un ramoscello di ulivo.

Sul lato sinistro compare un androne ricoperto da una volta a botte con raffigurato al centro lo stemma di Carafa, che farebbe presupporre un’ambientazione nello stessa residenza del cardinale.

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