Ritratto di Girolamo Savonarola in sembianze di San Pietro Martire di Fra’ Bartolomeo

Fra’ Bartolomeo: Ritratto di Girolamo Savonarola in sembianze di San Pietro Martire

Fra' Bartolomeo: Ritratto di Girolamo Savonarola in sembianze di San Pietro Martire
Fra’ Bartolomeo: Ritratto di Girolamo Savonarola in sembianze di S. Pietro Martire, cm. 52 x 40, Museo di S. Marco, Firenze.

Al primo elenco delle opere di Fra’ Bartolomeo

Sull’opera: “Ritratto di Girolamo Savonarola in sembianze di San Pietro Martire” è un dipinto autografo di Fra’ Bartolomeo, realizzato con tecnica a olio su tavola, misura 52 x 40 cm. ed è custodito nel Museo di San Marco a Firenze.

Spostamenti: 1810, Galleria dell’Accademia, Firenze; 1924, Museo di San Marco, Firenze.

Restauro: nel 1993 a cura di Luisella Pennucci, Firenze.

Mostre: Firenze e la Toscana dei Medici. 1980, Il primato del disegno, Firenze.

Trattati, cataloghi e pubblicazioni: AABAF, Stato dei quadri…, 1810, e. 29r, n. 657; AABAF, Inventario degli oggetti…, 1810, c. 73r, n° 657; AGF, Masselli, 1855-1859, n° 226; inv. Accademia, 1910, n° 209. Cataloghi: Colzi, 1817, pag. 46, n° 172; Pieraccini, 1884, pag. 75, n° 172; Sinibaldi, 1936, pag. 27; Bonsanti, 1985, pag. 98; Serena Padovani in “L’età di Savonarola – Fra’ Bartolomeo e la Scuola di San Marco” pag. 284 , Marsilio Editori, 1996 (fonte delle presenti informazioni).

Il frate pittore realizzò due ritratti di Gerolamo Savonarola (si veda l’altro nella pagina precedente), nel secondo dei quali – foto rappresentata nella presente pagina – raffigurò l’amato maestro conferendogli l’aspetto di San Pietro Martire.

Secondo il Bottari (1759) l’opera, che in quel periodo era ubicata in “una cappella privata del convento di San Marco di Firenze”, sarebbe provenuta dall’Ospizio della Maddalena alle Caldine, cioè da dove venne trasferita insieme a tante altre opere di Fra’ Bartolomeo.

Tale notizia venne confermata da altri studiosi di storia dell’arte come il Milanesi (1879), il Gruyer (1903), il Crowe-Cavalcaselle (1914) e il Gabelentz (1922), che tuttavia non è presente negli scritti di padre Vincenzo Marchese.

In seguito alle razzie delle truppe napoleoniche l’opera pervenne nei locali di deposito dell’Accademia di Belle Arti di Firenze dove sostò molto tempo. Viene menzionato come presente in Galleria solo nel periodo della schedatura del Masselli, avvenuta tra il 1855 ed il 1859.

Dal 1924 si trova esposta in San Marco.

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