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Paul Cézanne: La montagna di Sainte Victoire, cm. 65 x 81, Zurigo, Kunsthaus.

Differenza tra impressionismo e Post-Impressionismo

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I due termini: Impressionismo e Postimpressionismo

Un movimento ben distinto e le svariate correnti

Mentre l’Impressionismo è un vero e proprio movimento artistico, il Post-Impressionismo non appare come tale. Il suo termine, infatti, viene usato spesso per indicare le più svariate correnti pittoriche sviluppatesi subito dopo l’avvento dell’Impressionismo.

Il Postimpressionismo

La montagna di Sainte Victoire
Cezanne: La montagna di Sainte Victoire, cm. 65 x 81, Zurigo, Kunsthaus.

La parola Post-Impressionismo venne coniata dal critico d’arte Roger Eliot Fry (Londra, 14 dicembre 1866 – 9 settembre 1934) in occasione di una mostra pittorica svoltasi nel 1910 a Londra, ove furono esposte tele di van Gogh, Gauguin e Cézanne.

Tutte le correnti che il Post-Impressionismo ha in esso incorporate, generalmente del tipo figurativo, hanno un comune denominatore: l’eredità, più o meno grande, dell’Impressionismo. Tuttavia il Post-Impressionismo non può essere definito come un vero e proprio movimento artistico, in quanto i caratteri stilistici che accorpa, sono molto variegati.

La pittura impressionista

La pittura impressionista, come già sopra riportato, è realizzata ‘en plein air’ (all’aria aperta) con una tecnica rapida e spontanea, catturando le percezioni visive che la paesaggistica, o qualsiasi altra scena comunica al pittore.

Le rappresentazioni pittoriche appaiono, quindi, più o meno evanescenti se paragonate alla descrizione della realtà con l’impiego del disegno, della prospettiva e con lo studio dettagliato di ogni elemento da rappresentare.

Le opere degli impressionisti sono generalmente di piccole e medie dimensioni, ove i paesaggi, le persone e gli oggetti appaiono sul supporto pittorico con tratti veloci e senza sfumature. Queste ultime, il pittore le sostituisce accostando colori integri ed appena usciti dal tubetto.

La pittura post-impressionista

Vegetazione tropicale
Paul Gauguin: Vegetazione tropicale, cm. 116 x 89 Edimburgo National Gallery of Scotland.

I pittori appartenenti al Post-Impressionismo, invece, rispettano il concetto del disegno e ritornano a lavorare negli atelier, dipingendo su tele più grandi.

Inoltre per essi tutto è degno di essere riportato sul supporto pittorico, e alla pittura spetta non solo la pura rappresentazione dell’attimo.

Essa, infatti, deve poter anche esprimere i molti stati d’animo del pittore.

Concludendo

Possiamo affermare, quindi, che Il Post-Impressionismo è soltanto la semplice definizione per l’individuazione di un certo periodo cronologico. Un periodo, questo, a cavallo degli ultimi due decenni dell’Ottocento ed i primi anni del Novecento.

I pittori post-impressionisti non sono più stimolati nella riflessione sulla reale consistenza della natura. Essi impiegano gradevoli e luminosi giochi di colore ma sono diretti verso una rappresentazione sempre più soggettiva.

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Questo articolo ha un commento

  1. MARIAGRAZIA ZANETTI

    personalmente preferisco il post-impressionismo…. il pittore trasferisce sulla tela il suo stato d’animo, le sue emozioni….. mentre la pittura impressionista è solitamente piuttosto gradevole ma meno emozionante del post-impressionismo e movimenti successivi..

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