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Jacopo Robusti il Tintoretto: Sant'Agostino risana gli sciancati, cm. 255 x 175, Museo Civico di Vicenza.

S. Agostino risana gli sciancati del Tintoretto

Il Tintoretto: S. Agostino risana gli sciancati

Il Tintoretto: Sant'Agostino risana gli sciancati
Sant’Agostino risana gli sciancati, cm. 255 x 175, Museo Civico di Vicenza.

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Sull’opera: “S. Agostino risana gli sciancati” è un dipinto autografo di Jacopo Robusti detto il Tintoretto, realizzato con tecnica ad olio su tela nel 1549-1559, misura 255 x 175 cm. ed è custodito nel Museo Civico di Vicenza.

In origine l’opera era ubicata a Vicenza nella chiesa di San Michele, esattamente nella cappella Porto-Godi. Nel 1812, quando quest’ultima fu demolita, l’opera ritornò nelle residenze degli eredi della famiglia a cui era intestata la cappella. Poco dopo, nel 1826, pervenne al Museo Civico di Vicenza con il legato Paolina Porto-Godi.

Dalla tradizione emerge anche il secondo titolo, “Sant’Agostino risana gli appestati”, ma quello di cui sopra è certamente più pertinente. L’opera in esame si incontra spesso negli scritti dei grandi storici, dove l’autografia viene sostenuta all’unanimità.

Solo l’Osmaston mette in dubbio l’assegnazione del dipinto al Tintoretto, appoggiato in parte dall’ArsIan nella sua “La Pinacoteca Civica di Vicenza” del 1934, che ipotizzò probabili coadiuvanti. Per quanto riguarda la cronologia (1549-50), l’opera è ritenuta, da gran parte dgli studiosi di Storia dell’arte, avvicinabile al “S. Rocco che risana gi appestati” con la sola eccezione del Bercken che gli assegna un periodo molto più tardo (1575 – 1585).

Lo stato di conservazione risulta ancora abbastanza discreto nonostante le alterazioni tonali delle gamme arancioni ed azzurre, dovute secondo il Pelliccioli al “corrompimento” della materia colorata. Di opinione ben diversa è Giuseppe Pedrocco che parla di interventi sbagliati eseguiti nell’Ottocento (fonte:Pallucchini, 1950)

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