Biografia di Gabriele Münter

Biografia di Gabriele Münter (Berlino, 19 febbraio 1877 – Murnau presso il Staffelsee, 19 maggio 1962)

Biografia:

Gabriele Münter: Nella stanza (Donna in abito bianco), anno 1913, olio su tela, 88 x 100 cm., Collezione privata, Foresta Nera.
Gabriele Münter: Nella stanza (Donna in abito bianco), anno 1913, olio su tela, 88 x 100 cm., Collezione privata, Foresta Nera.

Nonostante gli stretti rapporti (soprattutto sentimentale) con Kandinskij lo stile di Gabriele Münter mantenne sempre una linea abbastanza indipendente, che la distingueva da quella del suo maestro e dagli altri artisti appartenenti allo stesso movimento.

La Münter nacque a Berlino il 19 febbraio 1877 da genitori benestanti, i quali sostennero sempre con decisione i suoi desideri di entrare nel mondo dell’arte. Ella svolse la sua formazione artistica in un periodo in cui alla donna veniva impedito frequentare istituzioni formative che superassero i normali livelli di base. Anche nelle accademie vigevano norme in tal senso, per cui l’artista dovette iniziare l’apprendimento affidandosi a semplici corsi di pittura presso la Damen Kunstschule (Scuola d’Arte femminile) a Düsseldorf, attraverso la quale ricevette un tipo di formazione che ella stessa considerò insoddisfacente.

Nel 1901 Gabriele si recò a Monaco di Baviera per continuare i suoi studi presso la Phalanx School, una scuola collegata con la “Phalanx” (associazione di artisti a cui faceva capo Vasilij Kandinskij). Proprio con quest’ultimo Gabriele ebbe i suoi primi approcci per l’apprendimento delle materie artistiche, che in breve tempo la portarono ad affezionarsi a lui anche sul lato sentimentale, a cui seguì una lunga relazione amorosa.

Quando il rapporto con Kandiskij si interruppe (fu quest’ultimo a lasciarla) la Münter ebbe un lungo e significativo periodo di vuoto creativo, talmente profondo da lasciar passare in primo piano le sue vicende sentimentali e, soprattutto, la sua lotta contro la sottomissione socio-culturale della donna. Insieme all’innato amore per la pittura, furono anche questi ideali a stimolare infine la pittrice a riprendere a pieno ritmo l’attività artistica, dando così più voce alle sue battaglie per l’emancipazione femminile.

La Münter fu un’esponente di spicco della NKVM (Neue Künstlervereinigung München), un’associazione di artisti di monacensi alla cui fondazione, nel 1909, partecipò con Kandinsky, Alexej von Jawlensky, Marianne von Werefkin, Alexander Kanoldt e Adolf Erbslöh. Il gruppo non nacque come movimento artistico, tantomeno come scuola d’arte: gli intenti erano quelli di ottenere una sede per concentrare una serie di opere, da esporre al pubblico, che contrastassero l’arte tradizionale, ancora assai viva in quella città, particolarmente conservatrice.

La pennellata, marcata e corposa, e la struttura compositiva semplice ed infantile di Gabriele contrastavano sfacciatamente con la ricercata eleganza delle forme e la tenue coloristica della Jugenstil (lo stile Liberty tedesco), allora assai in voga in tutta la Germania.

Le tele esposte alla NKVM, che venivano giornalmente visitate anche da numerosi operatori dell’arte (molti dei quali vi arrivavano al solo scopo di dimostrare il proprio disappunto, talvolta anche sputando sopra le stesure pittoriche), fecero molto clamore innescando accesi dibattiti, con conseguenti scoraggiamenti presso i componenti. L’associazione era dunque destinata a sciogliersi presto: una prima rottura avvenne in occasione del rifiuto di un’opera di Kandinskij da parte della commissione giudicante nella mostra del 1911, quando lo stesso artista abbandonò il gruppo al proprio destino. Poco dopo, Kandinsky fondò il Blaue Reiter, che oscurò totalmente l’NKVM.

Nel 1957 Gabriele donò gran parte delle sue opere un consistente nucleo dei dipinti di Kandinsky alla Städtische Galerie im Lembachhaus.

Morì il 19 maggio 1962 a Murnau am Staffelsee.

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