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Andrea Mantegna: Cristo morto, cm. 66 x 81, Pinacoteca di Brera, Milano.

Breve biografia di Andrea Mantegna

Breve biografia di Andrea Mantegna (1430?/31 – 1506)

Celebre pittore (Isola di Carturo, 1430?/31- Mantova, 1506). L’appellativo affibbiatogli dai suoi contemporanei è Andrea l’Irreprensibile. La sua prima formazione artistica avviene sotto la guida di Francesco Squarcione dal quale attinge l’amore per l’arte antica.

Più tardi subisce l’influsso di Bellini e di Donatello, dai quali trae quella forma di deciso e patetico realismo che diventerà la caratteristica principale delle sue monumentali ed energiche figure. Dal primo, che diventerà suo cognato perché ne sposa sorella, apprenderà anche il forte senso della spazialità e la maniera di addolcire le forme dei suoi personaggi senza togliergli monumentalità.

Dai preziosi insegnamenti di Paolo Uccello eredita la forza del tratto e della prospettiva scientifica. Il contatto diretto con alcune opere di Piero della Francesca, durante il suo soggiorno a Ferrara, rafforza ancora di più le sue ricerche sulla prospettiva, e lo porterà a conquistare effetti di puro “illusionismo”, che caratterizzeranno la pittura di tutto il nord Italia.

Mantegna: Trittico agli Uffizi - Adorazione dei Magi
Mantegna: Trittico agli Uffizi – Adorazione dei Magi

Ma ciò che più di tutto concorre a forgiare la sua forte tempra artistica, è il gusto per l’antichità che egli sceglie di interpretare profondamente e non di imitare per diletto. Sempre a Ferrara, entra in contatto con il patetismo dei quadri di Rogier van der Weyden, che si evidenzia soprattutto nelle sue rappresentazioni devozionali.

Dai suoi numerosi capolavori realizzati nell’ultimo periodo ricordiamo: il famoso Trittico di S. Zeno a Verona, eseguito dal 1457 al 1459 e l’altro trittico agli Uffizi che riproduce l’ Adorazione dei Magi, la Circoncisione e l’ Ascensione. In queste grandi opere risulta evidente un deciso tratto del disegno, la conoscenza della prospettiva scientifica e dell’archeologia, nonché la forte preparazione  e la dimestichezza per le forme architettoniche.

Cristo morto, Milano Pinacoteca di Brera
Cristo morto, Milano Pinacoteca di Brera

A Mantova oltre il Parnaso e Minerva che fuga i vizi (ora al Louvre) dipinse dal 1486 al 1491 il celebre Trionfo di Cesare che con la Scuola d’Atene di Raffaello è la più singolare ricostruzione dell’antichità. Il Trionfo che ora si trova in Inghilterra nel Castello di Hampton Court, fu eseguito dal Mantegna anche in incisione, nella cui arte si dimostrò valentissimo.

Tra le altre sue opere eseguite nell’ultimo periodo ricordiamo il celebre Cristo morto di Brera che costituisce il più bello scorcio di figura del Quattrocento, la Madonna coi santi della National Gallery di Londra e la Vergine col Bambino ed angioli di Brera. 

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