Pittore, scultore e ceramista Lucio Fontana

(Rosario, 19 febbraio 1899 – Comabbio, 7 settembre 1968)

Lucio Fontana: Six contes de La Fontaine
Sopra, un’opera dell’artista: Six contes de La Fontaine (1964)

La foto sopra riportata è a bassa risoluzione ed è stata inserita al solo scopo didattico (comunque la visione dell’opera è licenziata in base ai termini della licenza Creative Commons)

Breve biografia di Lucio Fontana

Lucio Fontana, fondatore del movimento spazialista, oltre che pittore, è stato uno scultore e ceramista italiano.

Fontana, nato in Argentina, si spostò a Milano dove frequentò l’Accademia di Brera. Qui conobbe un gruppo di artisti che si incontravano presso la galleria del Milione, dove, nel 1931, espose le sue prime opere scultoree astratte.

Aderì al gruppo francese Abstraction-Création e, nel 1935, al movimento degli Astrattisti Italiani da cui uscì il manifesto, firmato anche da lui stesso, della Prima manifestazione collettiva di astrattismo italiano a Torino.

Ritornato nella terra di origine continuò a Buenos Aires le sue ricerche dedicandosi anche all’insegnamento.

Nel 1946 stilò il Manifiesto blanco, che può essere considerato il punto di partenza delle sue caratteristiche esperienze “spaziali”.

Nel 1947, mentre soggiornava a Milano, l’artista stilò il primo manifesto del movimento spaziale il cui linguaggio espressivo guardava con grande interesse al progresso tecnologico.

Al 1952 appartengono le prime rappresentazioni di “buchi” e spazi con colori spesso mescolati a vetro frammentato (si pensi al “Concetto spaziale”, anno 1952, collezione Fontana di Milano; al “Concetto spaziale”, anno 1954, custodito nella Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma).

Dal 1958 incominciarono ad apparire tele con tagli interni (un esempio è “Attese”, collezione Fontana di Milano). Nello stesso periodo, intanto, l’artista continuava le stesse sperimentazioni nel campo scultoreo con la serie di Nature. Seguirono a queste altre serie di opere (“La fine di Dio”, riferita al 1963, e i Teatrini (1964), presentate più tardi in mostre itineranti in Italia e all’estero.

Nel 2008 a Genova, in merito all’importanza del cromatismo nell’opera di Lucio Fontana, fu dedicata un’importante Antologica.

Numerose furono le tecniche impiegate dall’artista.

Nel 1966 alla Biennale di Venezia vinse il Gran premio internazionale della pittura.

Alcune delle opere più significative dell’artista

 

Il cielo di Venezia a mare.

Attesa.

L’uomo nero (1930).

Mezzogiorno a Piazza San Marco.

Una grande colonna (1957) si trova nella Hall dell’Hotel Alpi a Bolzano.

Concetto spaziale (1957) (pavimento musivo), Cantù, ex palazzo delle esposizioni mobili.

Concetto spaziale (1961), Venezia d’argento.

Concetto spaziale (1963), Attese.

Concetto spaziale (1964), Teatrino.

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