Il Redentore benedicente fra quattro apostoli di Carpaccio

Carpaccio: Il Redentore benedicente fra quattro apostoli

Il Redentore benedicente fra quattro apostoli
Carpaccio: Il Redentore benedicente fra quattro apostoli, cm. 70 x  68, Collezione Contini Bonacossi, Firenze.

Sull’opera: “Il Redentore benedicente fra quattro apostoli” è un dipinto autografo di Carpaccio, realizzato con tecnica a olio su tela nel 1480, misura 70 x 68 cm. ed è custodito nella Collezione Contini Bonacossi a Firenze. 

L’opera è firmata in basso, al centro della balaustra, con la scritta “VETOR SCARPAZO”.

Nel 1898, quando apparteneva al conte Contini di Castelserpio, fu resa nota da P. Paoletti con una missiva inviata all’Istituto di Belle Arti di Venezia.

Più tardi la tela venne acquistata dalla Collezione Broocklebanb di Londra, e successivamente pervenne alla Contini Bonacossi a Firenze.

Quello del “Salvator Mundi”, che richiama la pittura fiamminga di questo periodo, è un tema molto caro ai pittori del tardo Quattrocento, soprattutto  nel veneziano, dove presenta forti attinenze con lo stile nordico.

Anche in questo “Redentore benedicente” si respira tale linguaggio, assai vicino al quello del coevo Alvise Vivarini (1445 circa – 1505) e a quello – poco più tardo – di lacopo de’ Barbari (Venezia c. 1445 – c. 1516), specialmente per la caratterizzazione dei tratti fisionomici, tipicamente nordici.

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