Pittore Cesare Aretusi

Cesare Aretusi (Modena, 1 settembre 1549 – Parma, 4 ottobre 1612)

Cenni biografici

Ritratto di Alfonso II d'Este
Sopra, un’opera dell’artista: Ritratto di Alfonso II d’Este

Cesare Aretusi fu uno dei discepoli di Bartolomeo Ramenghi detto il Bagnacavallo (Bagnacavallo, 1484 – Bologna, 1542).

La sua pittura fu essenzialmente a soggetto ritrattistico.

Decorò, insieme a Giovanni Battista Fiorini (? – 1600), anche la cupola della Cattedrale di San Pietro a Bologna. A tal proposito Luigi Lanzi descrive l’artista in esame come il miglior colorista e il suo collega coadiuvante come il miglior disegnatore.

A Cesare fu affidato il compito di restaurare l’affresco di Correggio (Correggio, agosto 1489 – Correggio, 5 marzo 1534) della Cattedrale di Parma a cui seguì, sempre a nella stessa città, una commissione per la riproduzione della Notte di Correggio per la chiesa di San Giovanni Evangelista.

Aretusi morì a Parma nel 1612.

I legami familiari di Cesare con i pittori Pellegrino ed Alessandro (attivi nella sua città natale) con lo stesso stesso cognome non sono noti, ma il Lanzi sostiene, senza però mettere in evidenza sostanziali testimonianze, che il primo sia il padre dell’artista in esame.

Bibliografia

Maria Farquhar in Ralph Nicholson Wornum (curato da), Biographical catalogue of the principal Italian painters, Woodfall & Kinder, Angel Court, Skinner Street, Londra. Digitalizzato con Googlebooks dall’Università di Oxford University (copiato il 27 giugno 2006), anno 1855, p. 10.

Luigi Lanzi in Thomas Roscoe, Storia della Pittura in Italia … (History of Painting in Italy ; From the Period of the Revival of the Fine Arts to the End of the Eighteenth Century) (Volume terzo), Londra; L’originale proveniente dall’Università di Oxford. Digitalizzato a gennaio 2007, Henry G. Bohn, anno 1847, riferimenti alle pagine 50–51.

Stefano Ticozzi, Dizionario degli architetti, scultori, pittori, intagliatori in rame ed in pietra, coniatori di medaglie, musaicisti, niellatori, intarsiatori d’ogni età e d’ogni nazione (Volume primo), Gaetano Schiepatti (digitalizzato con Googlebooks il 24 gennaio 2007), anno 1830, rif. pag. 75.

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