Matrimonio alla moda – La morte di lei di Hogarth

William Hogarth: Matrimonio alla moda – La morte di lei

William Hogarth: Il matrimonio alla moda - La morte di lei
William Hogarth: La morte di lei, cm. cm. 68,5 x 89, National Gallery di Londra.

Ritorna al ciclo de “Il matrimonio alla moda”

Sull’opera: “La morte di lei” è un dipinto autografo di William Hogarth, appartenente al ciclo “Matrimonio alla moda”, realizzato con tecnica a olio su tela nel 1744, misura 68,5 x 89 cm. ed è custodito nella National Gallery di Londra. 

 L’episodio è ambientato in sala da pranzo d’un vecchio appartamento nella City, modesto ma ben tenuto: trattasi della casa del padre  padre della contessa, un affaccendato assessore comunale, dal quale la vedova è tornata ad abitare subito dopo l’uccisione del marito.

 La signora, esanime, giace riversa sulla grossa poltrona verde. Ai suoi piedi, sul pavimento, due prove attestanti il suicidio: una boccetta di “Laudanum” (tintura di oppio) rovesciata e un foglio con una scritta a caratteri stampati (“Counseller / Silvertongue / last dying Speech”) ed una in corsivo in cui si leggono le ultime parole dello sfortunato amante, scritte pochi istanti prima dell’impiccagione. Vicino alla moribonda, il padre che, previdente, le sta sfilando il pregiato anello prima che prevalga il “rigor mortis” (le caratteristiche contrazioni muscolari dei morti da poco), e una fantesca che premurosa le avvicina la figlioletta affinché la possa baciare: un povera handicappata dalle gambe letteralmente foderate da un’armatura di metallica.

A centro della stanza, in tenuta scura, il farmacista con un clistere ed una bottiglia di giulebbe 8acqua di rose) in tasca che rimprovera inutilmente il povero cameriere, mezzo tonto, con la casacca esageratamente larga, forse avuta in eredità dal suo predecessore direttamente dall’assessore.

Dalla porta (zona di sinistra) sta uscendo il medico, la cui presenza è ormai superflua. Sul piccolo tavolo tondo, l’ultimo pasto frugale: un uovo sodo su una manciata di riso, pane ed una testina, che un cane in “pelle ed ossa” sta rubando.

Dalle pareti pendono alcuni dipinti di pittori fiamminghi di gusto borghese: un uomo nell’atto di orinare su un muro alla Teniers (David Teniers: Anversa, 1610 – Bruxelles, 1690), una opulenta “Natura morta” che contrasta con il misero cibo rimasto sulla piccola tavola, un ubriaco che vuole accendere la pipa al florido naso di un compagno alla Brouwer (Adriaen Brouwer, Oudenaarde, 1605 – Anversa, 1638); ed ancora, un”Almanack”, un grosso orologio, il vestito del padrone di casa appeso in più elementi dell’attaccapanni e, nell’angolo, al centro, appare un armadietto con diversi mastri dal dorso girato affinché non si rovinino (”Day Book”, “Ledger”, “Rent Book”, “Compound Interest”). Infine, dalla finestra, con qualche vetro mancante e con disegnato lo stemma di Londra, si intravede l’Old Bridge, che fu abbattuto nel 1758.

Escludendo le citazioni, facilmente riconoscibili, la riproduzione dei contenuti di questo sito web, anche eseguita soltanto in parte, è vietata.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.