Pirna – la città e l’Elba dalla Fortezza di Sonnenstein di Bellotto

Bernardo Bellotto: Pirna – la città e l’Elba dalla Fortezza di Sonnenstein

Bellotto: Pirna - la città e l'Elba dalla Fortezza di Sonnenstein
Bernardo Bellotto: Pirna – la città e l’Elba dalla Fortezza di Sonnenstein, cm. 133 x 234, Gemäldegalerie, Dresda.

Sull’opera: “Pirna – la città e l’Elba dalla Fortezza di Sonnenstein” è un dipinto autografo di Bernardo Bellotto, realizzato con tecnica a olio su tela nel 1753-55, misura  133 x 234 cm. ed è custodito nella Gemäldegalerie a Dresda. 

Sulla sinistra è raffigurata la Marienkirche circondata dai caseggiati di Pirna, mentre a destra appare uno scorcio della fortezza.

Come in tante altre opere del Bellotto, il punto di ripresa viene indicato da una scritta nella corrispondente acquaforte realizzata dallo stesso artista (tra il 1753 ed il 1763): “Vüe des Remparts de Sonnenstein, — de la Tour ou sont les prisons, et du / Cabaret contigu aux mèmes du còte qui regarde — la Ville …”.

Opera appartenente alla serie di dipinti a cui fa capo quello di “Dresda – l’Elba al ponte di Augusto, da casa Hoffmann”.

La presente tela, come le altre “sorelle” fu consegnata direttamente dallo stesso Belletto – nel quadriennio 1753-56 – alla galleria reale di Dresda.

Esistono altre tre versioni perfettamente uguali realizzate dallo stesso artista che sono custodite rispettivamente nel Museo Puskin di Mosca, nel Museum of Fine Arts di Sringfield (Massachusetts) e nel Muzeum Narodowe di Varsavia.

Pirna – l’Elba da Copitz verso la Fortezza di Sonnenstein di Bernardo Bellotto

Bernardo Bellotto: Pirna – l’Elba da Copitz verso la Fortezza di Sonnenstein

Bellotto: Pirna - l'Elba da Copitz verso la Fortezza di Sonnenstein
Bernardo Bellotto: Pirna – l’Elba da Copitz verso la Fortezza di Sonnenstein, cm. 135 x 236,5, Gemäldegalerie, Dresda.

Sull’opera: “Pirna – l’Elba da Copitz verso la Fortezza di Sonnenstein” è un dipinto autografo di Bernardo Bellotto, realizzato con tecnica a olio su tela nel 1753-55, misura 135 x 236,5  cm. ed è custodito nella Gemäldegalerie a Dresda. 

 Anche il presente dipinto, come come quello con la raffigurazione di “Dresda – La Frauenkirche, dall’antico corpo di guardia verso il palazzo Curlandese”, raffigurato nella pagina precedente, appartiene alla serie di tele a cui fa capo quella di “Dresda – l’Elba al ponte di Augusto, da casa Hoffmann”.

 La presente opera fu consegnata direttamente dal Bellotto – tra il 1753 ed il il 1756 – alla regia galleria di Dresda.

Vienna – Piazza dell’Università da sud ovest verso l’aula Magna dell’Università di Bernardo Bellotto

Bernardo Bellotto: Vienna – Piazza dell’Università da sud ovest verso l’aula Magna dell’Università

Bellotto: Vienna - Piazza dell'Università da sud ovest verso l'aula Magna dell'Università
Bernardo Bellotto: Vienna – Piazza dell’Università da sud ovest verso l’aula Magna dell’Università, cm. 115,5 x 155,5, Kunsthistorisches Museum, Vienna.

Sull’opera: “Vienna-Piazza dell’Università da sud ovest, verso l’aula Magna dell’Università” è un dipinto autografo di Bernardo Bellotto, realizzato con tecnica a olio su tela nel 1759, misura 115,5 x 155,5 cm. ed è custodito nella Kunsthistorisches Museum, Vienna. 

 Sulla destra viene raffigurata la facciata della chiesa dei Gesuiti.

Dresda – La Frauenkirche di Bernardo Bellotto

Bernardo Bellotto: Dresda – La Frauenkirche

Bellotto: Dresda - La Frauenkirche, dall'antico corpo di guardia verso il palazzo Curlandese, cm. 193 x 186,
Bernardo Bellotto: Dresda – La Frauenkirche, dall’antico corpo di guardia verso il palazzo Curlandese, cm. 193 x 186, Gemäldegalerie, Dresda.

Sull’opera: “Dresda – La Frauenkirche, dall’antico corpo di guardia verso il palazzo Curlandese” è un dipinto autografo di Bernardo Bellotto, realizzato con tecnica a olio su tela nel 1750-54, misura 193 x 186 cm. ed è custodito nella Gemäldegalerie a Dresda. 

Anche per la presente composizione, come per altre del Bellotto, esiste una riproduzione ad acquaforte (1757) dello stesso artista dove il punto di ripresa è espresso dalla scritta “… Prix de grand Corps de Garde …”.

Sullo sfondo possiamo notare la Rampische Gasse, nella quale imboccatura c’è un reparto di cavalleria.

Nella spaziosa piazza, situato a destra, appare un gruppo di piccoli cantori appartenenti alla Kreuzkirche.

Il dipinto in esame, facente parte di una serie di tele – la cui versione principale è “Dresda – l’Elba al ponte di Augusto, da casa Hoffmann” – fu donato direttamente dal Bellotto nel 1754 alla galleria regia di Dresda.

Dresda, La piazza del mercato nuovo, dallo Judenhof verso la Fraunkirche di Bellotto

Bernardo Bellotto: Dresda, La piazza del mercato nuovo, dallo Judenhof verso la Fraunkirche

Bellotto: Dresda, La piazza del mercato nuovo, dallo Judenhof verso la Fraunkirche
Bernardo Bellotto: Dresda La piazza del mercato nuovo, dallo Judenhof verso la Fraunkirche, cm. 136 x 236, Gemäldegalerie, Dresda.

Sull’opera: “Dresda La piazza del mercato nuovo, dallo Judenhof verso la Fraunkirche” è un dipinto autografo di Bernardo Bellotto, realizzato con tecnica a olio su tela nel 1749-51, misura 136 x 236 cm. ed è custodito nella Gemäldegalerie a Dresda. 

 Sulla piazza, in primo piano, è visibile il cocchio di re Augusto III.

In un’acquaforte dello stesso Bellotto, raffigurante lo stesso paesaggio, il punto di ripresa viene segnalato dalla scritta “… La vüe a eté prise du JüdenHoff …..”

Dresda – L’antica cinta fortificata alla Porta d’Italia da sud ovest di Bellotto

Bernardo Bellotto: L’antica cinta fortificata alla Porta d’Italia da sud ovest

Bellotto: Dresda - L'antica cinta fortificata alla Porta d'Italia da sud ovest
Bernardo Bellotto: Dresda – L’antica cinta fortificata alla Porta d’Italia da sud ovest, cm. 135 x 236, Gemäldegalerie, Dresda.

Sull’opera: “Dresda – Antica cinta fortificata alla Porta d’Italia da sud ovest, verso la Sophiekirche” è un dipinto autografo di Bernardo Bellotto, realizzato con tecnica a olio su tela nel 1750, misura 135 x 236 cm. ed è custodito nella Gemäldegalerie a Dresda.

La presente versione è quella appartenente alla serie di tele consegnate direttamente dal Bellotto, nel febbraio 1751, alla galleria reale di Dresda.

Gazzada – Il Villaggio a sud di Bellotto

Bernardo Bellotto: Gazzada – Il Villaggio a sud

Bellotto: Gazzada - Il Villaggio a sud
Bernardo Bellotto: Gazzada – Villaggio a sud, cm. 65 x 100, Pinacoteca di Brera Milano

Sull’opera: “Gazzada – Il Villaggio a sud” è un dipinto autografo di Bernardo Bellotto, realizzato con tecnica a olio su tela nel 1744, misura 65 x 100 cm. ed è custodito nella Pinacoteca di Brera Milano.

 Il luogo raffigurato nel presente dipinto si trova nella parte meridionale di Varese.

L’opera pervenne nel 1831 alla Pinacoteca milanese dall’Accademia come il pendant (opera abbinata) del dipinto “Gazzada – Villa Melzi D’Eril da sud-est”.

Entrambi i dipinti manifestano il totale raggiungimento della maniera di dipingere del Bellotto.

Gazzada – Villa Melzi d’Eril da sud-est di Bernardo Bellotto

Bernardo Bellotto: Gazzada – Villa Melzi d’Eril da sud-est

Bellotto: Gazzada - Villa Melzi d'Eril da sud-est
Bernardo Bellotto: Gazzada – Villa Melzi, cm. 65 x 100, Pinacoteca di Brera, Milano.

Sull’opera: “Gazzada – Villa Melzi” è un dipinto autografo di Bernardo Bellotto, realizzato con tecnica a olio su tela nel 1744, misura 65 x 100 cm. ed è custodito nella Pinacoteca di Brera a Milano.

La villa, dopo aver subito moltissime trasformazioni fu acquistata dalla famiglia Cagnola. Sullo sfondo è visibile il Monte Rosa ed il Iago di Varese.

La presente opera ha come pendant il dipinto “Gazzada – Il Villaggio a sud”, raffigurato nella pagina precedente.

Torino – il palazzo reale da ovest di Bellotto

Bernardo Bellotto: Torino – il palazzo reale da ovest

Bellotto: Torino - il palazzo reale da ovest
Bernardo Bellotto: Torino – Il palazzo reale da ovest, cm. 127 x 164, Galleria Sabauda, Torino.

Sull’opera: “Torino – Il palazzo reale da ovest” è un dipinto autografo di Bernardo Bellotto, realizzato con tecnica a olio su tela nel 1745, misura 127 x 64 cm. ed è custodito nella Galleria Sabauda a Torino.

In basso, sulla destra, si può leggere la scritta “BERNARDO DELOTTO [sic] / DT.o IL CANALETO. 7 F.E“, che dagli esperti viene considerata non autografa e mal riprodotta, soprattutto se riferita a quella del rispettivo pendant – pagina successiva – “Torino – l’antico ponte sul Po da nord”. Nonostante ciò i restauratori non l’hanno mai rimossa.

La parte visibile del palazzo è quella del lato posteriore, dove il giardino è costeggiato da un lungo fossato e dal Bastion Verde, che corrono dal Garrittone fino all’ala rimossa alla fine dell’Ottocento, dove attualmente sorge un altro edificio.

Nella zona in ombra presso le mura fortificate, su impalcature, lavorano operai edili, i quali si servono del deposito di malta ubicato al di qua del canale. In primo piano – secondo la maggior parte degli studiosi – lo stesso Bellotto, seduto di spalle, sta immortalando la scena.

Come il rispettivo pendant il dipinto è stato realizzato durante I’estate del 1745 su commissione di Carlo Emanuele III, che per entrambi pagò 1.950 lire piemontesi.

Esistono altre due versioni dell’opera in esame. La prima – una tela di 124 x 172,5 cm. custodita negli U.S.A., Koch – venne resa nota al grande pubblico dal 1914, quando fu presentata in un’asta della famosa casa londinese Christie, molto simile alla presente anche nei particolari. Anch’essa è firmata con la scritta – più corretta e meglio leggibile –  “BERNARDO BELLOTTO / DETO CANALETTO” ma viene considerata un’opera di bottega, con “sporadici” interventi del pittore.

L’altra versione – sempre su tela, 70 x 93,5 cm. – già appartenuta a Lewis a Merton Park, poi immessa nel mercato dalla stessa casa d’aste nel 1949, dopo altri passaggi di proprietà, nel 1953 si trovava sul mercato inglese. Gli studiosi, tranne Kozakiewicz, la considerano  – assieme al pendant – una riproduzione autografa.

Torino – l’antico ponte sul Po da nord-est di Bellotto

Bernardo Bellotto: Torino – l’antico ponte sul Po da nord-est

Bellotto: Torino - l'antico ponte sul Po da nord-est
Bernardo Bellotto: Torino – l’antico ponte sul Po da nord-est, cm. 127 x 164, Galleria Sabauda, Torino.

Sull’opera: “Torino – l’antico ponte sul Po da nord-est” è un dipinto autografo di Bernardo Bellotto, realizzato con tecnica a olio su tela nel 1745, misura 127 x 64 cm. ed è custodito nella Galleria Sabauda a Torino.

Il presente dipinto è un pendant di quello raffigurato nella pagina precedente (Torino il palazzo reale da ovest, cm. 127 x 164, Galleria Sabauda). Anche qui il Bellotto si è immortalato, in basso a sinistra, con due figure ai lati.

Esistono altre due versioni di questo paesaggio: la prima (una tela, 57 x 79 Loewe, Dusseldorf), con alcune leggere varianti nelle figure, resa nota al grande pubblico dal 1962, quando fu immessa in un‘asta della casa Weinmuller di Monaco di Baviera.

L’altra, una tela di 70 x 93,5 cm. pendant della seconda versione del “Torino il palazzo reale da ovest”, presentata nella pagina precedente.