Biografia di Francesco Hayez

Francesco Hayez: (Venezia, 10 febbraio 1791 / Milano, 21 dicembre 1882)

Autoritratto a sessantanove anni, 124 x 97, Galleria degli Uffizi, Firenze
Hayez: Autoritratto a sessantanove anni, 124 x 97, Galleria degli Uffizi, Firenze

Pagine correlate: Le altre opere di Hayez – La critica su HayezGli scritti di Hayez – Pittori lombardi A – FPittori Lombardi G – Z – Bibliografia.

Biografia dell’artista

Francesco Hayez: Il bacio
Francesco Hayez: Il bacio

Francesco Hayez: nato da padre francese e avviato all’arte pittorica da uno zio antiquario che voleva fare di lui un restauratore di quadri, Francesco studiò sotto il Maggiotto, il Querena ed il Matteini. Vinse, a diciotto anni, il “Pensionato di Roma”, un concorso indetto dall’Accademia (dove conobbe esponenti del neoclassicismo), ed a ventuno, il Gran Premio di Brera con il “Laocoonte” (Milano, Accademia di Brera).

Hayez storico-romantico

Verso il 1820 divenne un po’ il portabandiera dei romantici milanesi con il dipinto “Pietro Rossi prigioniero degli Scaligeri a Pontremoli”, esposto alla mostra di Brera (Milano, Raccolta Barbiano di Belgioioso), e nel 1822 si stabilì a Milano, sostituendo sino al 1825 il Sabatelli nei corsi di Brera e succedendogli nella cattedra di pittura nel 1850.

I vespri siciliani, cm. 150 x 200, proprietà privata, Milano
I vespri siciliani, cm. 150 x 200, proprietà privata, Milano

Nei quadri storico-romantici l’artista si mantenne fedele ai precetti accademici ed alla composizione neoclassica immersa nella malinconica luce del chiuso dello studio: “I vespri siciliani” (Roma, Galleria Nazionale di Arte Moderna), “Ultimo bacio di Giulietta e Romeo” (Tremezzo, Villa Carlotta), “I profughi di Parga” (Brescia, Pinacoteca),  “Ultimi giorni di Marin Faliero”, “Donna alla finestra dell’harem” ed il celebre “Bacio”  (Milano, Brera).

Hayez ritrattista

Ritratto di Alessandro Manzoni, cm. 117 x 91, Pinacoteca di Brera, Milano.
Ritratto di Alessandro Manzoni, cm. 117 x 91, Pinacoteca di Brera, Milano.

Pittore notevole, Francesco Hayez, si rivelò soprattutto nei ritratti con modelli di virile dignità o di femminile gentilezza, in cui la finezza di una analisi psicologica trattenuta da pudore e bonomia si specchia nella sottigliezza dei paesaggi chiaroscurali e coloristici, come: “Teresa Borri Manzoni” (Milano, Brera), “Matilde Juva Branca” (Milano, Galleria d’Arte Moderna) “Susanna tra i vecchioni” (Milano, Collezione Privata) o di “Alessandro Manzoni”, di “Antonio Rosmini” (Milano, Brera) e di altri personaggi come Gioacchino Rossini, Ugo Foscolo, Massimo D’Azeglio e Cavour,  ai quali, si aggiungono quelli più intensamente romantici, di molti bambini del suo tempo: “Giulio Vigoni” (Milano, Raccolta privata), “Antonietta Negroni Prati Morosini” (Milano, Galleria d’Arte moderna), “Luisa Negroni Prati Morosini (Arcore, Raccolta Casati) o il “Quadro di Famiglia” (Milano, Brera).

Hayez e la rinascita della pittura lombarda

Forse, più che ad ogni altro pittore, a Francesco Hayez va il merito della rinascita della pittura lombarda agli inizi dell’ Ottocento con i vari soggetti di pittura storica, ritrattistica e vedutismo, riemergente così, dopo il decadimento in cui era giunta alla fine del secolo precedente.

Alcune opere di Francesco Hayez:

1 Francesco hayez - ritratto della signora Matilde Juva Branca

Ritratto della signora Matilde Juva Branca, cm. 23 x 98, Galleria d’Arte Moderna di Milano.

1 Francesco hayez - Susanna tra i vecchioni

Susanna tra i vecchioni,  cm. 20 x 17, Collezione privata a Milano.

1 francesco hayez - i due foscari

I due foscari, Galleria d’arte Moderna , 120 x 167, Firenze.

1 francesco hayez - incontro di giacobbe ed esaù

Incontro di Giacobbe e  Esaù, Pinacoteca Tosio di Brescia.

1 francesco hayez - teresa borri stampa manzoni

Teresa Borri Stampa Manzoni, cm. 117 x 92, Pinacoteca di Brera Milano.

1 francesco hayez - il bacio

Il bacio, cm. 110 x 88, Pinacoteca di Brera, Milano.

1 francesco hayez - il conte baglioni

Il conte Baglioni, cm. 225 x 152, proprietà privata.

1 francesco hayez - l'ultima favorita

L’ultima favorita, cm. 70 x 92, proprietà privata, Milano.

1 francesco hayez - odalisca che legge

Odalisca che legge, cm. 92 x 75, villa Carlotta Tremezzo.

Altre opere dell pittore

Sansone e il leone di Francesco Hayez

Francesco Hayez: Sansone e il leone

Hayez: Sansone e il leone
Francesco Hayez: Sansone e il leone, cm. 210 x 162, Galleria d’Arte Moderna di Firenze.

        Sull’opera: “Sansone e il leone” è un dipinto autografo di Francesco Hayez, realizzato con tecnica ad olio su tela nel 1842 misura 210 x 62 cm. ed è custodito nella Galleria d’Arte Moderna di Firenze.

Levita di Efraim di Francesco Hayez

Francesco Hayez: Levita di Efraim

Francesco Hayez: : Levita di Efraim
Francesco Hayez: Levita di Efraim, 70 x 58, proprietà privata, Terni.

        Sull’opera: “Levita di Efraim” è un dipinto autografo di Francesco Hayez, realizzato con tecnica ad olio su tela nel 1842-44, misura 70 x 58 cm. ed è custodito in una collezione privata.

Ritratto di Alessandro Manzoni di Francesco Hayez

Francesco Hayez: 

Francesco Hayez: : Ritratto di Alessandro Manzoni
Francesco Hayez: Ritratto di Alessandro Manzoni, cm. 117 x 91, Pinacoteca di Brera, Milano.

        Sull’opera: “Ritratto di Alessandro Manzoni” è un dipinto autografo di Francesco Hayez, realizzato con tecnica ad olio su tela nel 1841, misura 1117 x 91 cm. ed è custodito nella Pinacoteca di Brera a Milano.

L’artista realizzò il ritratto nella villa di Lesa dei conti Stampa in contemporanea con quelli del filosofo Antonio Rosmini e dello scrittore Massimo d’Azeglio [H].

Una copia identica ed autografa (anno 1874, 118 x 929) è esposta nella Galleria d’Arte Moderna di Milano (Accademia di Brera).

Esiste una riproduzione eseguita dal pittore Gerosa nel 1876 su commissione del Reale Istituto di Scienze e Lettere di Milano.

Pensiero Malinconico di Francesco Hayez

Francesco Hayez: Pensiero Malinconico

Hayez: Pensiero Malinconico
Francesco Hayez: Pensiero Malinconico, cm. 135 x 98, Pinacoteca di Brera, Milano.

        Sull’opera: “Pensiero Malinconico” è un dipinto autografo di Francesco Hayez, realizzato con tecnica ad olio su tela nel 1842, misura 135 x 98 cm. ed è custodito nella Pinacoteca di Brera a Milano.

Maddalena penitente (Milano) di Francesco Hayez

Francesco Hayez: Maddalena penitente (Milano)

Hayez: Maddalena penitente (Milano)
Francesco Hayez: Maddalena penitente, cm. 118 x 150, Galleria d’Arte Moderna, Milano.

        Sull’opera: “Maddalena penitente” è un dipinto autografo di Francesco Hayez, realizzato con tecnica ad olio su tela nel 1825, misura 118 x 150 cm. ed è custodito nella Galleria d’Arte Moderna a Milano.

L’opera venne realizzata nel 1825, come riportato nel catalogo redatto per l’esposizione di Brera nel 1825 e confermata nelle memorie di Hayez relative allo stesso anno 1825.

Tuttavia, ci sono ancora alcuni studiosi che gli assegnano un periodo di esecuzione intorno al 1850.

L’opera fu commissionata dal barone Ciani di Lugano la cui famiglia, più tardi, la cedette ai Crivelli Mesmer (fonte: Carotti) dai quali nel 1903 pervenne alla Galleria milanese.

Carlotta Chabert come Venere di Francesco di Hayez

Francesco: Hayez: Carlotta Chabert come Venere

Francesco: Carlotta Chabert come Venere
Francesco: Carlotta come Venere, cm. 183 x 137, Museo Nazionale di Trento.

        Sull’opera: “Carlotta Chabert come Venere”, o “Venere che scherza con due colombi”, è un dipinto autografo di Francesco Hayez, realizzato con tecnica ad olio su tela nel 1830, misura 183 x 187 cm. ed è custodito nel Museo Nazionale di Trento.

L’effigiata della presente composizione è una ballerina. L’opera, a suo tempo, fu aspramente criticata dagli studiosi di storia dell’arte e dal pubblico per presunte imperfezioni anatomiche, delle quali peraltro l’artista assicurava d’averle meticolosamente realizzate dal vero.

Ritratto di Pompeo Marchesi di Francesco Hayez

Francesco Hayez: Ritratto di Pompeo Marchesi

Ritratto di Pompeo Marchesi di Francesco Hayez
Francesco Hayez: Pompeo Marchesi, cm. 38 x 31, Galleria d’Arte Moderna, Milano.

        Sull’opera: “Pompeo Marchesi” è un dipinto autografo di Francesco Hayez, realizzato con tecnica ad olio su tela nel 1830, misura 38 x 31 cm. ed è custodito nella Galleria d’Arte Moderna a Milano.

Dal Carotti l’opera viene elencata con datazione incerta, mentre il Nicodemi gli assegna un’esecuzione intorno al 1838.

Tenendo conto che la tela reca sul retro la scritta “1830 HAYEZ”, innegabilmente ottocentesca, e che l’effigiato Pompeo Marchesi – scultore milanese – nacque nel 1789, si può accettare tale riferimento che porterebbe l’effigiato all’età di 41 anni.

Bagnante (Bergamo) di Hayez

Hayez: Bagnante (Bergamo)

Hayez: Bagnante (Bergamo)
Hayez: Bagnante, 63 x 56, Accademia Carrara di Bergamo.

        Sull’opera: “Bagnante” è un dipinto autografo di Francesco Hayez, realizzato con tecnica ad olio su tela nel 1832, misura 63 x 56 cm. ed è custodito nell’Accademia Carrara di Bergamo.

I vespri siciliani di Francesco Hayez

I vespri siciliani di Francesco Hayez

I vespri siciliani di Francesco Hayez
Francesco Hayez: I vespri siciliani, cm. 150 x 200, proprietà privata, Milano

        Sull’opera: “I vespri siciliani” è un dipinto autografo di Francesco Hayez, realizzato con tecnica ad olio su tela nel 1821-22, misura 150 x 200 cm. ed è custodito da un proprietario privato, Milano.

Il celebre episodio dell’insurrezione del 1282 fu dipinto da Hayez quando egli si trovava a Milano. Il quadro, commissionato dalla marchesa Visconti d’Aragona, fu realizzato nello studio di Brera.

La committente volle che l’artista conferisse ai personaggi principali la fisionomia dei propri amici, e così fu. La figura della giovane donna oltraggiata è stata identificata, infatti, nella contessa Martini Giovio, e quella dell’uomo che la sorregge, nel conte Pompeo Belgiojoso.

Intorno al 1826-27 Francesco Hayez realizzò un’altra versione dei “Vespri siciliani” (olio su tela, 91 x 114, proprietà privata) su commissione del conte Arese che da poco era uscito dal carcere.

08 hayez - i vespri siciliani
Un’altra versione dei “Vespri siciliani” è quella realizzata con la stessa tecnica (olio su tela, 225 x 300 cm. anno 1846) custodita nella Galleria d’arte moderna a Roma.