Pittore Arshile Gorky

Arshile Gorky (Hayotz Dzore, Armenia, 15 aprile 1904 – Sherman, New York, 21 luglio 1948)

Arshile Gorky - senza titolo
Sopra, un’opera dell’artista (foto a bassissima risoluzione inserita esclusivamente a scopo didattico)

Cenni biografici:

 Originariamente il nome del pittore armeno era Vosdanig Adoian.

Emigrato nel 1920 negli Stati Uniti, dopo diverse esperienze – di fondamentale importanza quella tra il 1927 e il 1932 quando entrò in contatto con esponenti del movimento cubista – sboccò nell’astrattismo fantastico di Joan Miró e nel surrealismo di André Breton (Tinchebray, 19 febbraio 1896 – Parigi, 28 settembre 1966), da cui trasse quegli elementi che dagli studiosi vengono considerati essenziali per lo sviluppo della pittura d’azione americana.

In un’organizzazione psicologica della dilatazione spaziale e nell’impiego di un cromatismo tutto suo, Gorky ricercava un equilibrio tra il suo mondo, tragico e ricco di radicate tradizioni, ed il moderno isolamento della civiltà statunitense.

L’artista esordì nel 1930 nel Museum of modern art di New York in occasione di una mostra collettiva. Più tardi, nel 1932, fu chiamato a partecipare alle manifestazioni del gruppo Abstraction-Création di Parigi.

Tra il 1935 e il 1939 realizzò affreschi (andati poi distrutti) nell’ambito del WPA-FAP.

Nel 1946 numerosi suoi dipinti furono distrutti a causa di un incendio.

In seguito ad un incidente automobilistico rimase con il braccio destro paralizzato.

 Il 21 luglio 1948 Gorki pose fine alla sua vita suicidandosi.

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