Breve biografia di Salvador Dalì

Pittore Salvador Dalí (Figueres, 11 maggio 1904 – ivi, 23 gennaio 1989)

L’artista Dalì

Sopra, una foto dell’artista:

Salvador Domènec Felip Jacint Dalí i Domènech è stato, oltre che pittore scultore, cineasta, scrittore, designer e sceneggiatore.

Dalí diventò famoso soprattutto per le suggestive e stravaganti scene contenute nei suoi dipinti surrealisti.

La peculiarità del suo impeccabile tocco pittorico è dovuta allo studio dei grandi esponenti del Rinascimento [fonti: Phelan, Joseph, The Salvador Dalí Show; Dalí, Salvador. (2000) Dalí: 16 Art Stickers, Courier Dover].

Salvator Dalì: La persistència de la memòria), olio su tela, 24 × 33 cm, anno 1931, Museum of Modern Art di New York.
Salvator Dalì: La persistència de la memòria), olio su tela, 24 × 33 cm, anno 1931, Museum of Modern Art di New York.

“La persistenza della memoria” (Orologi Molli), realizzata nel 1931, è fra le opere più significative dell’artista. Esposta nel gennaio del 1932 nella Galleria Julien Levy di New York in occasione della mostra retrospettiva dedicata agli artisti del movimento surrealista, fu subito apprezzata dai dirigenti del Museum of Modern Art e, poco dopo, acquistata.

Il grande talento dell’artista non si espresse soltanto nel mondo della pittura ma trovò spazio anche in svariati settori dell’arte, tra i quali la scultura, il cinema e la fotografia: L’“amore per tutto ciò che è dorato ed eccessivo, la mia passione per il lusso e la mia predilezione per gli abiti orientali”  per cui si definiva di ” discendenza araba”, arrivando addirittura a sostenere che esso discendeva dai Mori.

Dalí mostrò grande creatività soprattutto nel campo pittorico, a cui abbinava atteggiamenti fortemente stravaganti allo scopo di attirare l’attenzione delle grandi masse; comportamento, questo, che spesso irritava sia ammiratori che detrattori, in quanto quell’eccentricità diventava spesso oggetto di discussione che andava al di là della bellezza delle sue opere.

Cenni biografici

Salvador Dalì inizia molto presto a dipingere mettendo subito in mostra il suo grande talento.

Viene chiamato Salvador in ricordo del fratello morto nell’ottobre 1903 e, a soli due anni, incomincia ad identificarsi, in maniera esagerata, con il fratello scomparso; è convinto di essere il suo sostituto e tutto questo ha delle grosse ripercussioni sulla sua personalità. Con il passare del tempo questa convinzione trasforma in senso negativo il suo carattere.

Sin da bambino e già nell’età scolare dimostra la sua indole ribelle.

All’età di 14 anni vince il suo primo premio di pittura in un concorso patrocinato dall’Università di Barcellona.

Nel 1921 muore sua madre ed il padre si risposa con la sorella della defunta.

Nel 1929 entra a far parte del movimento surrealista, e tre anni dopo si reca in Italia, dove viene influenzato dal linguaggio classico rinascimentale.

Dal 1951 inizia il suo periodo crepuscolare in coincidenza del suo Manifesto Mistico.

Nel 1974 inaugura il teatro Museo Dalì nella sua città natale, Figueras.

A partire dal 1975 la sua salute incomincia a vacillare portandolo ad una vecchiaia difficile e dolorosa.

Nel 1989 muore per un colpo apoplettico. Il suo corpo riposa imbalsamato nel museo di Figueres.

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