Il colore Nero

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Caratteristiche importanti del colore nero

Il nero, cioè assenza completa di luce, è un colore che possiamo considerare opposto al bianco. Con esso viene rappresentata la mancanza totale di illuminazione.

Il nero, lo può ottenere anche il pittore mescolando assieme tre colori, corrispondenti al blu di Prussia, alla lacca di robbia e, in dosi minime al giallo, oppure impiegando altri colori come la lacca di robbia, l’asfalto ed il blu d’oltremare.

Altri neri, con le più svariate gradazioni, possono essere ottenuti con la mescolanza dei tre colori base (rosso porpora o magenta, giallo di cadmio medio e blu di Prussia o d’oltremare scuro). Variando a volontà le dosi, si genera una vastissima gamma di scuri che, comprendendo tutte le tendenze dei colori impiegati, va dai grigi al nero.

Questo colore scurisce gli altri colori, ma li rende al tempo stesso sporchi e poveri di tono. Può essere usato come sfondo, o accostato ad altri colori, ravvivando in modo sorprendente i loro toni.

L’importanza dell’accostamento delle gamme nere, per aumentare i contrasti e dare perciò risalto a tutti i colori, era già conosciuta fin dai più remoti tempi. Il nero, nella pittura a olio, presenta il difetto di essiccare molto lentamente.

Per risolvere questo problema, è bene aggiungere al nero — se usato puro — un po’ di cobalto o blu di Prussia (non con il nero avorio), oppure impiegare, con dovuta cautela, sostanze essiccanti, che vanno però a scapito della solidità fisica dell’impasto.

Il colore Nero avorio

Come dice il nome stesso, questo pigmento proviene dall’avorio ed è prodotto dalla sua calcinazione, bruciandolo. In commercio è assai difficile trovare questo nero, anche se sulla confezione ne riporta la scritta come indicazione generica.

Troveremo perciò tubetti, con la denominazione di nero avorio, per tutti i neri derivati dalle ossa. Il nero d’avorio autentico è veramente un bellissimo nero, morbido, caldo e fortemente resistente.

Il suo potere coprente è di gran lunga superiore a quello del nero vite. Il nero avorio ha un’azione neutra, e quindi può essere mescolato con tutti i colori, ad eccezione del giallo di cadmio chiaro o del blu di Prussia, con i quali forma impasti destinati ad alterarsi nel tempo.

Mescolandolo con i bianchi, si ottengono dei bellissimi e caldi grigi che però, col tempo, aumentano leggermente di tono. Questo colore ha il difetto di asciugare molto lentamente, perciò nel suo uso si raccomanda l’essiccativo o il blu cobalto.

Il colore Nero vite

Questo pigmento viene realizzato con la bruciatura della vite. I ramoscelli così carbonizzati, vengono quindi macinati e setacciati. Alla fine del processo si ottiene una bellissima e raffinata polvere nera. Il prodotto finito è assolutamente stabile e resistente agli agenti atmosferici e all’azione degli alcali e degli acidi. La sua tonalità è un po’ più fredda di quella del nero avorio perché tende verso gli azzurri. Questo pigmento, quando viene mescolato con i bianchi, genera grigi freddi e più stabili. Un colore, che se usato con molta cautela, riesce a creare bellissimi effetti nel campo della paesaggistica.

Bitume

Questo pigmento, talvolta classificato tra i bruni, è di origine minerale, naturale ed organica.

È composto da una mescola di idrocarburi, cere ed anche petrolio (raffinato). Il bitume viene realizzato con un procedimento a lentissima ossidazione, da una polimerizzazione di petroli o di altre materie organiche simili.

Ha un buon potere coprente. È solubile in trementina, nafta e solventi organici. Non si combina con acqua e neanche con l’alcool. Ha scarsissime qualità sotto tutti i punti di vista ed è un pigmento da sconsigliare ai pittori meno esperti.

Il colore Nero pesco

Il nero pesco viene realizzato con la calcinazione dei noccioli di pesca (o datteri, albicocche, mandorle ….). Conosciuto dal tempo dei romani, era in uso durante tutto il periodo del Medioevo. Può essere utilizzato con la tempera, l’affresco, l’encausto e l’olio.

Il colore Nero quercia.

Si ottiene bruciando del legno di rovere.

Nero seppia

Spiegato nella categoria dei bruni

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