Masolino da Panicale

Pittore Tommaso di Cristoforo Fini detto Masolino da Panicale (Panicale in Valdelsa 1383 – Firenze 1440)

Madonna dell'umiltà
Sopra, un’opera dell’artista: Madonna dell’umiltà o Madonna Boni-Carnesecchi  (1423), Kunsthalle, Brema).

Biografia di Masolino da Panicale

La formazione artistica di Masolino si svolse dal Ghiberti con cui collaborò anche su alcuni lavori di bottega (si ricorda in tal proposito la prima porta del Battistero di Firenze, citata nelle Vite del Vasari).

Nel 1423 s’iscrisse all’Arte dei medici e degli speziali.

Dopo un lungo soggiorno in Ungheria, durato circa due anni (1425-27), il pittore intraprese un viaggio di lavoro le cui mete furono Empoli, Firenze, Roma e zone lombarde presso Varese. Nella capitale (1428-31) e a Castiglione Olona (1433-35) ebbe importanti incarichi dal cardinale Branda Castiglione.

 Masolino ebbe anche un sodalizio artistico con il giovanissimo Masaccio.

La pittura di Masolino viene riferita a tutti gli effetti nell’ambito tardogotico internazionale, dato il tenue cromatismo, l’eleganza ritmica appagata da ondulazioni lineari, nonché dalla raffinata modellazione delle forme.

Dagli studi sul Brunelleschi e dagli stretti rapporti con il Masaccio, Masolino acquisì elementi sufficienti per integrare la sua arte con le rivoluzionarie novità rinascimentali: volumetria, dilatazione spaziale e luce, attenuandole al punto tale da non contrastare troppo con le proprie peculiarità gotiche da cui non poteva o non voleva staccarsi. Personalizzò così un suo Rinascimento, che dagli studiosi venne definito del tipo umbratile, assai prossimo a quello di Lorenzo Ghiberti ma al limite delle grandi innovazioni.

Qui sotto le opere più significative, autografe ed concordemente attribuite a Masolino da Panicale.

Le opere

Annunciazione, collegiata di San Michele Arcangelo, Panicale.

Madonna Boni-Carnesecchi (Madonna dell’umiltà), tecnica a tempera su tavola, anno 1423, Kunsthalle, Brema.

Madonna dell’Umiltà, forse riferibile a Pesello, tecnica a tempera su tavola (ante), anno  1423, Uffizi, Firenze.

Trittico Carnesecchi, tecnica a tempera su tavola, anni 1423-1424 circa, in collaborazione con Masaccio.

  • San Giuliano, Museo diocesano di Santo Stefano al Ponte, Firenze:

  • Madonna col Bambino, trafugata nel 1923 e dispersa, già nella chiesa di Santa Maria a Novoli.

  • Scomparto della predella con le Storie di San Giuliano (secondo alcuni studiosi non viene riferita al trittico), Museo Ingres, Montauban.

Annunciazione, tecnica a tempera su tavola, anno 1423-1424, National Gallery of Art, Washington D.C.

Pala Colonna, tecnica mista su tavola, anno 1423 o 1428 circa:

  • Assunzione della Vergine (144×76 cm), opera di Masolino, Museo di Capodimonte, Napoli.

  • Fondazione di Santa Maria Maggiore, opera di Masolino, Museo di Capodimonte, Napoli.

  • Santi Girolamo e Giovanni Battista (114×55 cm), opera di Masaccio, National Gallery, Londra.

  • Santi Gregorio Magno e Mattia (126,3×59,1 cm), opera di Masolino, National Gallery, Londra.

  • Santi Paolo e Pietro, opera di Masolino, Philadelphia Museum of Art, Philadelphia.

  • Santi Giovanni Evangelista e Martino (114,3×54,3 cm), opera di Masolino, Philadelphia Museum of Art, Philadelphia.

Cristo in pietà, affresco staccato da muro, anno 1424, Museo della Collegiata di Sant’Andrea, Empoli.

Predella: il Transito della Vergine e la Crocifissione, entrambi alla Pinacoteca Vaticana.

Vergine col Bambino, affresco, anno 1424, chiesa di Santo Stefano, Empoli.

Sant’Ivo e i pupilli, affresco, anno 1424, chiesa di Santo Stefano, Empoli.

Sant’Anna Metterza, in collaborazione con Masaccio, tecnica a tempera su tavola, anni 1424-1425, Uffizi, Firenze.

Cappella Brancacci, ciclo di affreschi in collaborazione con Masaccio, anno 1424:

  • Pasce oves meas, esiste soltanto la sinopia.

  • Chiamata dei santi Pietro e Andrea, andato perduto.

  • Navicella degli Apostoli, andato perduto.

  • Tentazione di Adamo ed Eva.

  • Volta con raffigurazione degli Evangelisti, andata perduta.

  • Predica di san Pietro.

  • Pagamento del tributo, di Masaccio, la testa di Cristo (secondo alcuni studiosi è opera di Masolino).

  • Testine

  • Guarigione dello storpio e resurrezione di Tabita

Storie di Santa Caterina d’Alessandria, affreschi, anno 1428, basilica di San Clemente, Cappella di Santa Caterina, Roma.

Madonna annunciata, tecnica a tempera su tavola, intorno all’anno 1430, National Gallery of Art, Washington D.C.

Arcangelo Gabriele, tecnica a tempera su tavola, intorno all’anno 1430, National Gallery of Art, Washington D.C.

Paesaggio ungherese, affreschi, anno 1435 circa, Palazzo Branda Castiglioni, Castiglione Olona.

Madonna dell’Umiltà, tecnica a tempera su tavola, Alte Pinakothek, Monaco di Baviera.

Storie del Battista , affreschi, 1435 circa, Battistero di Castiglione Olona:

  • Banchetto di Erode.

Storie della Vergine, affreschi, 1435 circa, Collegiata di Castiglione Olona.

Bibliografia

Ornella Casazza, Masaccio e la Cappella Brancacci, anno 1990, Edizioni Scala, Firenze.

Mario Carniani, Santa Maria del Carmine e la Cappella Brancacci, Becocci Editore, Firenze.

Pierluigi De Vecchi ed Elda Cerchiari, I tempi dell’arte, volume secondo, anno 1999, Bompiani, Milano, ISBN 88-451-7212-0.

John T. Spike, Masaccio, Rizzoli libri illustrati, anno 2002, Milano,  ISBN 88-7423-007-9.

A cura di C. B. Strehlke e C. Frosinini, The Panel Paintings of Masolino and Masaccio. The Role of Technique, con integrazioni di Roberto Bellucci, Dillian Gordon, Jill Dunkerton e Mark Tucker, 5 Continents, anno 2002, Milano.

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