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Leonardo da Vinci: La Vergine delle rocce (cm. 123), Parigi museo del Louvre

La Vergine delle rocce (Louvre) di Leonardo da Vinci

Leonardo da Vinci: La Vergine delle rocce (Louvre)

Leonardo - La Vergine delle rocce (Louvre)
La Vergine delle rocce, anni 1483-1486, (cm. 123), Parigi, Museo del Louvre.

Sull’opera: “La Vergine delle rocce (Madonna col Bambino, San Giovannino e un angelo)” è un dipinto di Leonardo realizzato con tecnica a olio su tavola (su tela dal XIX secolo) tra il 1483 ed il 1486, misura 198 x 123 cm. ed è custodito a Parigi nel Museo del Louvre.

Il dipinto fu commissionato a Leonardo dalla confraternita laica dell’Immacolata Concezione che risiedeva a Milano presso la chiesa di San Francesco. Esiste un documento datato 21 aprile 1483 che attesta la stipulazione del contratto tra la Confraternita e Leonardo. Insieme al nome di Leonardo da Vinci comparivano anche i nomi dei fratelli de Predis (Ambrogio ed Evangelista).

 Nel contratto si richiedeva un trittico con un dipinto centrale dove, in un ambiente dominato da di rocce con sfondo montagnoso, spiccasse in primo piano la Vergine con abito broccato d’oro in tonalità azzurra, con il figlio, Dio Padre, un gruppo di angeli e due profeti.

Da come si presenta il dipinto, la tematica varia sensibilmente rispetto a quella richiesta dai suoi committenti. Probabilmente fu proprio Leonardo a decidere una nuova combinazione che non prevedeva il Dio Padre in alto e gli angeli, ma l’aggiunta di San Giovannino insieme al suo angelo protettore.

Nelle ali laterali del trittico furono dipinti due angeli musicali da Ambrogio de Predis (National Gallery di Londra).

Il dipinto non fu accettato con favore dalla confraternita perché considerato incompiuto e, soprattutto, eretico. Esistono documentazioni relative alle varie controversie tra la confraternita e gli artisti i quali pretendevano una cifra più ragguardevole rispetto a quella pattuita che non aveva previsto il costi per l’intagliatura e la doratura dell’ancona. In una scrittura del Marani, a proposito di quanto detto, si legge: « ……i pittori stanno tentando di ricattare i confratelli, chiedendo una maggiorazione del compenso, salvo appunto trattenere presso lo studio il dipinto». Una sentenza del 1506 chiuse definitivamente la diatriba tra la confraternita e Leonardo, dichiarando “incompiuto” il dipinto. Questo doveva essere portato a termine dall’artista, mentre la Confraternita avrebbe dovuto saldare la cifra del conguaglio pari a 200 lire (50 ducati).

A questo punto dobbiamo inserire un pizzico di confusione perché, quando nel 1785 venne soppressa la confraternita e vendute le opere della struttura tra le quali anche “Vergine delle Rocce” (commissionata?), questa seguì un itinerario che la portò al National Gallery di Londra anziché al Louvre.

L’opera commissionata dalla Confraternita non era quella di cui abbiamo parlato in questa pagina, cioè quella del Louvre, o forse …. sì!. Moltissime sono le ipotesi fatte dagli studiosi di storia dell’arte, tra le quali le più avvalorate riferiscono che la prima versione fosse stata venduta durante il conflitto legale per una considerevole cifra, e Leonardo ne avrebbe realizzata una nuova versione, quella che appunto è esposta a Londra. Altri studiosi ipotizzano che la seconda versione sia stata eseguita per altri committenti.

Qui sotto è riportata la seconda versione (quella della National Gallery di Londra)

 La Vergine delle rocce
Seconda versione della Vergine delle rocce (quella della National Gallery di Londra).

 

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