Paesaggio con danza di contadini (Woburn Abbey) di Lorrain

Lorrain (Claude Gellée): Paesaggio con danza di contadini (Woburn Abbey)

Lorrain (Claude Gellée): Paesaggio con danza di contadini (Woburn Abbey)
Paesaggio con danza di contadini, cm. 118 x 148,5, Duca di Bedford, Woburn Abbey.

Sull’opera: “Paesaggio con danza di contadini” è un dipinto autografo di Lorrain realizzato con tecnica a olio su tela nel 1640, misura 118 x 148,5 cm. ed è custodito nella collezione del Duca di Bedford a Woburn Abbey (Woburn, Gran Bretagna). 

 Sulla pietra in basso a destra reca, oggi illeggibile, la firma dell’artista.

Sul verso del disegno collegato all’opera in esame, del “Liber Veritatis”*, è riportata la scritta: “quadro per pietre pescatore”, probabilmente venduto al marchese di Tavistock Francis (1739-1767, padre Francis Russell [1765-1802] quinto duca di Bedford) durante il soggiorno romano del pittore nel 1762.

Per altri studiosi di storia dell’arte potrebbe invece trattarsi del “grande paesaggio” acquistato nel 1742 a Londra dal IV duca di Bedford, John Russel (1710–1761). Tuttavia viene citato negli inventari a partire dal 1767, cioè dalla tarda quarta “creazione” dei duchi di Bedford.

La figura del “Pietro Pescatore” del corrispettivo disegno preparatorio è stata realizzata in una forma del tutto “italiana” per il celebre mercante d’arte Peter Visscher (Roma, 1560 – Roma, 1646), discendente da una famiglia fiamminga di Audenaarde, dove si costituì protettore di artisti suoi compatrioti. È, per l’appunto, grazie ad uno di questi protetti, François Duquesnoy (Bruxelles, 1597 – Livorno, 1643), che il celebre venditore avrebbe conosciuto Lorrain.

Il presente dipinto, data la grandezza  del supporto pittorico, ha un’esecuzione alquanto sfaccettata ed evidenzia la caratteristica tecnica che l’artista impiegava quando non lavorava in coppie di “quadri abbinati” (pendants), che consisteva nell’inserire in una in un contesto figure ed altri elementi di lavori anteriori.

* Il “Liber Veritatis” è una raccolta di 195 disegni con le riproduzioni dei lavori dell’artista a partire dal 1639, redatto dallo stesso Lorrain per la tutela dei propri dipinti.

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