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Claude Gellée detto Lorrain: Paesaggio con pastori, cm. 62 x 89, Manning, New York , N. Y.

Biografia e vita artistica di Lorrain

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Claude Gellée detto Lorrain (il Lorenese)

Claude nasce nel 1600 a Champagne (in Lorena, per questo è chiamato Lorrain – per i francesi – e “il Lorenese” per noi).

Paesaggio con pastori, cm. 62 x 89, Manning, New York , N. Y.
Lorrain: Paesaggio con pastori, cm. 62 x 89, Manning, New York , N. Y.

Si reca a Roma in giovanissima età per apprendere l’arte della pittura. In questo particolare periodo, l’ambiente romano è un centro artistico molto importante dove le botteghe d’arte prosperano, confrontandosi e mescolandosi con il manierismo caravaggesco, la sua cruda poesia e il suo realismo, e, soprattutto, con l’imperante classicismo raffaelliano.

Certamente Lorrain assimila le tendenze provenienti dai due principali filoni di linguaggio.

Nel 1626 Lorrain ritorna nella sua terra, in Lorena, per lavorare come apprendista presso lo studio di Claude Deruet per poi ritornare di nuovo a Roma, dove si stabilisce in modo definitivo, fino al 1682, anno della sua morte.

Tutta la produzione del suo periodo giovanile è andata perduta: le opere “datate” iniziano a partire dal 1630. Tra le più antiche che si conoscano c’è il “Paesaggio con i marcanti”, attualmente custodito alla National Gallery of Washington.

Dalla fine degli anni trenta in poi, tutto viene ampiamente documentato dal suo “Liber Veritatis” (una raccolta di 195 disegni con le riproduzioni dei lavori dell’artista a partire dal 1639, redatto dallo stesso Lorrain per la tutela dei propri dipinti) dove, oltre alle opere realizzate, vengono riportate le fonti delle committenze.

Un vero e proprio prezioso diario che permette una meticolosa ricostruzione dei suoi rimanenti cinquant’anni di vita artistica. Dalle sue opere risulta evidente che Lorrain conoscesse profondamente la pittura del Cinquecento relativa al paesaggio, e quella a lui contemporanea, ma vi sono in lui altre peculiarità per cui viene collocato al di sopra di una realizzazione paesaggistica di “maniera”.

Paesaggio con danza di contadini, cm. 118 x 148,5, Duca di Bedford, Woburn Abbey.
Lorrain: Paesaggio con danza di contadini, cm. 118 x 148,5, Duca di Bedford, Woburn Abbey.

Il “Paesaggio fluviale con un arco di roccia” con la sua sintesi coloristica e compositiva, denota un’assoluta padronanza della pittura paesaggistica … ma nelle opere come “Paesaggio con danza di contadini” (Louvre di Parigi), “Paesaggio con satiro danzante e figure” (Museum of Art, Ohio), “Porto con lo sbarco di Cleopatra a Tarso” (Louvre, Parigi), realizzate rispettivamente nel 1639, 1641 e 1642, si evidenzia una luminosità molto più sapiente, in cui la luce dà alla natura e alle figure umane un vigoroso accento poetico, con patine di gradevole morbidezza. Sono questi gli elementi che rimarranno sempre presenti anche nelle opere degli anni che verranno: si pensi alla “Marina con Bacco ed Arianna” (1656, Arnot Art Museum, Elmira nello stato di New York) o al “Paesaggio con figure danzanti” (1669 Ermitage, Leningrado), quest’ultimo, un tema molto caro al Lorrain, che ripete molto spesso fino a questa data.

Paesaggio con satiri e ninfe danzanti, cm. 95 x 120, Proprietà privata, Svizzera.
Lorrain: Paesaggio con satiri e ninfe danzanti, cm. 95 x 120, Proprietà privata, Svizzera.

Di sovente, si inserisce nel filone classicistico che richiama la pittura di Poussin, pittore francese anch’esso trapiantato nella capitale italiana, di cui il Lorenese subisce sicuramente l’influenza.

È importante rilevare, oltre agli elementi che avvicinano i due artisti, quelli che li distanziano: in entrambi si denota una spiccata attenzione verso la tematica paesaggistica, integrata con elementi della tradizione classico-mitologica e biblica, con la presenza figure che completano l’insieme. Tuttavia Poussin dà alle figure un’importanza di rilievo, e nei suoi cieli l’effetto della luce evidenzia un senso di forte stilizzazione senza un solido amalgama cromatico.

I suoi dipinti influenzeranno profondamente moltissimi artisti paesaggisti (anche i grandi, tra cui ricordiamo Courbet e Corot) per molti secoli, sia Europa che in America (si pensi  Frederic Edwin ed alla Hudson River School).

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