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Felix Vallotton: L'Estate e le donne che fanno il bagno in piscina di mattoni all'aperto, anno 1892, olio su tela, cm. 97 x 131, Kunsthaus, Zurigo.

Felix Vallotton

Pittore Felix Vallotton (1882 – 1925)

Pagine correlate: Pittori simbolisti A-M – Pittori simbolisti M-Z – Il Simbolismo.

Breve biografia

Felix Vallotton: Chiaro di luna, anno 1895, olio su tela cm. 27 x 41, Collezione privata, Milano.
Felix Vallotton: Chiaro di luna, anno 1895, olio su tela cm. 27 x 41, Collezione privata, Milano.

Nasce a Losanna il 28 dicembre del 1865. Nel 1882 si iscrive all’Accademia Julian di Parigi che frequenta con molta disciplina.

A soli venti anni una sua opera viene accettata dal Salon per l’esposizione del 1885.

Felix è conosciuto come un artista molto preciso e scrupoloso nelle sue opere.

Negli anni della sua gioventù ha studiato e riprodotto opere di Leonardo, Antonello e Durer.

Felix Vallotton: L'Estate e le donne che fanno il bagno in piscina di mattoni all'aperto, anno 1892, olio su tela, cm. 97 x 131, Kunsthaus, Zurigo.
Felix Vallotton: L’Estate e le donne che fanno il bagno in piscina di mattoni all’aperto, anno 1892, olio su tela, cm. 97 x 131, Kunsthaus, Zurigo.

Incomincia a collaborare con alcune Riviste d’Arte ed a dedicarsi alla xilografia per un sostentamento economico più sicuro.

Anche Felix Vallotton appartiene all’ormai famoso gruppo dei Nabis.

Nel 1899 si sposa, avrà molti figli e da questo momento la volta determinante avviene anche nell’arte dove Felix si orienta nella Pittura a tutto campo realizzando tematiche paesaggistiche e  figurative (compresi i nudi) non tralasciando la natura morta.

Felix Vallotton: Donne con gatti, anno 1898, tempera su cartone, cm. 42 x 52,Collezione Vallotton, Losanna.
Felix Vallotton: Donne con gatti, anno 1898, tempera su cartone, cm. 42 x 52,Collezione Vallotton, Losanna.

Felix , oltre essere un artista è un attivissimo espositore che riesce a far parlare di se e soprattutto delle sue opere che danno puntualmente spunti da impostare accese discussioni.

Viaggia molto e fra le sue mete c’è anche il nostro Paese.

La sua grave malattia – ansia depressiva e nevrastenia – lo costringe spesso a lunghi periodi di sofferenza psichica ma l’ultimo anno della sua vita (1925), proprio nel culmine della malattia, è stato quello più proficuo.

 

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