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Filippino Lippi: Apparizione di Cristo alla Madonna, anno 1493 circa, tecnica ad olio su tavola, 156,1 x 146,7 cm., Alte Pinakothek, Monaco di Baviera.

Biografia di Filippino Lippi (terza parte)

Biografia di Filippino Lippi (terza parte) (1457 – 1504)

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Il rientro a Firenze di Filippino Lippi

L’Apparizione di Cristo alla Madonna, la Pala Nerli e l’Adorazione dei Magi

Apparizione di Cristo alla Madonna
Filippino Lippi: Apparizione di Cristo alla Madonna, Alte Pinakothek, Monaco di Baviera.

Rientrato a Firenze nel 1493 Filippino Lippi realizzò la tavola della “Apparizione di Cristo alla Madonna” (Alte Pinakothek, Monaco di Baviera), identificabile molto probabilmente con quella in San Francesco al Palco a Prato citata dal Vasari.

Intorno al 1498 eseguì, su commissione di Tanai di Francesco di Filippo (conosciuto come Tanai de’ Nerli), la “Pala Nerli” per la chiesa di Santo Spirito a Firenze.

Sempre in quell’anno l’artista partecipava  ad una commissione per i lavori di restauro nella cupola di Santa Maria del Fiore. Del 1496 è l’Adorazione dei Magi, realizzata per la chiesa di San Donato a Scopeto – attualmente custodita nella Galleria degli Uffizi – con la figura del re anziano identificabile nel ritratto di Lorenzo di Pier Francesco de’ Medici.

La scelta dei committenti, i frati della stessa chiesa, cadde su Filippino dopo che Leonardo, poco tempo prima, aveva interrotto la propria Adorazione.

La composizione dell’artista è certamente tratta dall’Adorazione di Sandro Botticelli, attualmente nella Galleria degli Uffizi, ma emergono senza dubbio anche elementi suggestivi assai vicini a quelli del dipinto leonardesco. Nonostante ciò l’opera si discosta dagli schemi coevi toscani per via della resa lenticolare – soprattutto nel particolare –  influenzata dalla pittura fiamminga, e per la coralità della raffigurazione dove ogni personaggio converge verso il miracolo della Natività, seguendo la posizione della cometa.

Le pesanti questioni politiche fiorentine non fecero schierare Filippino nella scelta delle committenze

Firenze viveva in quel periodo le pesanti questioni politiche, sociali e religiose legate a Gerolamo Savonarola: il partito dei Piagnoni, favorevole all’illustre frate si scontrava con quello dei Palleschi, che affiancava la famiglia de’ Medici. Gli scontri tra le due fazioni erano aperti e spesso ripetuti, per cui si profilava in quegli anni anche un’arte viaggiante in due direzioni, in relazione alla committenza sostenitrice dell’uno o dell’altro partito.

Era perciò inevitabile assistere a situazioni abbastanza curiose di alcuni artisti che, dipingendo per commissionari legati ad entrambi i partiti, realizzassero alternativamente opere di sfarzosa aristocrazia e di rigido ascetismo.

Filippino Lippi: San Giovanni Battista
Filippino Lippi: San Giovanni Battista

Filippino, a differenza del suo illustre maestro, era fra questi pittori e lavorò per l’una e per l’altra sponda.

Un’opera di profondo misticismo è, ad esempio, la coppia di tavole con le raffigurazioni di San Giovanni Battista e della Maddalena (attualmente custodite nella Galleria dell’Accademia), facente parte  in origine – secondo molti studiosi di storia dell’arte – di un trittico smembrato e del quale fu distrutta, durante la seconda guerra mondiale, la composizione centrale ove era rappresentata una Crocifissione tra Maria e san Francesco, già agli Staatliche Museen di Berlino.

Del 1493 è l’affresco commissionato da Lorenzo il Magnifico per la villa di Poggio a Caiano, con la “Morte di Laocoonte”  oggi irreparabilmente danneggiato data la collocazione sotto la loggetta esterna.

Nel corso dell’anno successivo il duca di Milano Ludovico il Moro gli commissionò una Deposizione per l’altar maggiore della chiesa ducale della Certosa di Pavia. La pala non fu però mai portata a compimento.

Filippino Lippi e il suo ultimo periodo

Il Tabernacolo del canto del Mercatale di Prato e le sue ultime opere:

Sempre nello stesso periodo Filippino realizzò l’affresco del “Tabernacolo del canto del Mercatale”, un’importantissima opera per Prato, attualmente custodita nel Museo Civico della città.

Commissionato dalla famiglia Tieri e seriamente danneggiato durante un bombardamento della seconda guerra mondiale, venne restaurato e incredibilmente ricomposto. Datato 1498 nella raffigurazione della volta, fu probabilmente eseguito nei mesi estivi di quell’anno.

Nella cornice simulata, sotto la Madonna e il Bambino, appare lo stemma dei Tieri, un’influente famiglia di Prato che possedeva un’abitazione nei pressi del tabernacolo. Il Vasari plaudì al dipinto di Filippino trovandolo “molto bello e lodato per esservi una Nostra Donna e bellissima e modestissima con un coro di Serafini in campo di splendore: il che sofisticamente dimostra che è cercava penetrare con lo ingegno nelle cose del Cielo. Et in questo lavoro medesimo dimostrò arte e bella advertenzia in un serpente che è sotto a Santa Margherita, tanto strano e sí pauroso, che è fa conoscere dove abita il veleno, il fuoco e la morte; et il resto di tutta l’opera è colorito con tanta freschezza e vivacità, che è merita di esser lodato infinitamente”.

L ultime opere dell’artista

Matrimonio mistico di santa Caterina di Alessandria, 1501, tavola
Matrimonio mistico di santa Caterina di Alessandria, 1501, tavola, chiesa di San Domenico, Bologna.

Nel 1501 l’artista realizzò per la chiesa di San Domenico a Bologna il “Matrimonio mistico di santa Caterina di Alessandria” e, due anni più tardi, per il comune di Prato, una “Madonna col Bambino e santi”, attualmente custodita nel Museo Civico della città. Nello stesso anno (1503) dipinse la “Pala di Francesco Lomellini” per la cappella nella chiesa di San Teodoro a Genova del nobiluomo genovese di cui la composizione porta il nome.

L’ultima opera in assoluto fu la “Deposizione” per la Santissima Annunziata di Firenze, che non riuscì a portare a compimento data la sua prematura  scomparsa (aprile 1504). Il dipinto fu più tardi (1504-07) completato dal Perugino.

Filippino riposa a ridosso della chiesa di San Michele Visdomini. La sua morte fu assai sentita dai fiorentini, che probabilmente dovevano apprezzare, oltre che la sua pittura, le sue qualità umane, di persona sempre disponibile e solidale.

Suo figlio, Giovanfrancesco Lippi, nacque nel 1501 a Firenze e fu un noto orafo.

Elenco dell opere di Filippino Lippi

  • Annunciazione, anno 1472, tecnica a tempera su tavola, 175 x 181 cm., Galleria dell’Accademia, Firenze.

  • Deposizione, anno 1473, tavola, Musée des Beaux-Arts, Cherbourg.

  • Incoronazione della Vergine, anno 1475, tecnica a tempera su tavola, 90,2 x 222,3 cm., National Gallery of Art, Washington.

  • Madonna col Bambino, anno 1475 circa, tavola, Gemäldegalerie, Berlino.

  • Adorazione del Bambino, anno 1475-1480 circa, tecnica a tempera su tavola, 82,5 x 57,3 cm., National Gallery of Art, Washington.

  • Tobia e l’angelo, anno 1475-1480 circa, tecnica a tempera su tavola, 32,7 x 23,5 cm., National Gallery of Art, Washington.

  • Madonna del Mare (attr. contesa con Botticelli), anno 1477 circa, tecnica ad olio su tavola, 60,5 x 49,5 cm., Galleria dell’Accademia, Firenze.

  • Storie di Virginia, anno 1478-1480, tecnica a tempera su tavola, 45 x 126 cm., Museo del Louvre, Parigi.

  • Morte di Lucrezia, anno 1478-1480, tecnica a tempera su tavola, 42 x 126 cm., Galleria Palatina, Firenze.

  • Madonna col Bambino e san Giovannino, anno 1480 circa, tecnica a tempera su tavola, 59,1 x 43,8 cm., National Gallery, Londra.

  • Adorazione dei Magi, anno 1480 circa, tecnica a tempera e olio su tavola, 57,5 x 85,7 cm., National Gallery, Londra.

  • Arrivo di Ester davanti alle mura di Susa, anno 1480 circa, tecnica a tempera su tavola, 48,4 x 43,2 cm., National Gallery of Canada, Ottawa.

  • Madonna col Bambino, sant’Antonio da Padova e un frate, anno 1480 circa, tecnica a tempera su tavola di quercia, 57×41,5 cm., Museum of Fine Arts, Budapest.

  • Vasti in esilio fuori le mura di Susa, anno 1480 circa, tecnica a tempera su tavola, Museo Horne, Firenze.

  • Ester scelta da Assuero, anno 1480 circa, tecnica a tempera su tavola, 47 x 131 cm., Museo Condé, Chantilly.

  • Trionfo di Mardocheo, anno 1480 circa, tecnica a tempera su tavola, 48,4 x 43,2 cm., National Gallery of Canada, Ottawa.

  • Disperazione di Mardocheo, anno 1480 circa, tecnica a tempera su tavola, Galleria Pallavicini-Rospigliosi, Roma.

  • Svenimento di Ester, anno 1480 circa, tecnica a tempera su tavola, 48 x 132 cm., Museo del Louvre, Parigi.

  • Adorazione del Bambino, anno 1480-1483, tecnica a tempera su piatto di rame, tondo, diametro 83 cm., Ermitage, San Pietroburgo.

  • Resurrezione del figlio di Teofilo e san Pietro in cattedra, anno 1481-1482, affresco, 230 x 598 cm., chiesa di Santa Maria del Carmine, Cappella Brancacci, Firenze.

  • Disputa di Simon Mago e crocifissione di san Pietro, anno 1481-1482, affresco, 230 x 598 cm., chiesa di Santa Maria del Carmine, Cappella Brancacci, Firenze.

  • San Pietro in carcere visitato da san Paolo, anno 1481-1482, affresco, 230 x 88 cm., chiesa di Santa Maria del Carmine, Cappella Brancacci, Firenze.

  • Liberazione di san Pietro dal carcere, anno 1481-1482, affresco, 230 x 88 cm., chiesa di Santa Maria del Carmine, Cappella Brancacci, Firenze.

  • Apparizione della Vergine a san Bernardo, anno 1482-1486 circa, tecnica ad olio su tavola, 210 x 195 cm., Badia Fiorentina, Firenze.

  • Pala Magrini, anno 1483 circa, chiesa di San Michele in Foro, Lucca.

  • Santi Benedetto e Apollonia, anno 1483 circa, tecnica a tempera e olio su tavola, 157,5 x 60 cm., Norton Simon Museum, Pasadena.

  • Adorazione del Bambino, anno 1483 circa, tecnica ad olio su tavola di quercia, 96 x 71 cm., Galleria degli Uffizi, Firenze.

  • Santi Paolo e Frediano, anno 1483 circa, tecnica a tempera e olio su tavola, 157,8×59,7 cm., Norton Simon Museum, Pasadena.

  • Vergine annunciata, anno 1482-1484, tecnica ad olio su tavola di quercia, tondo, diametro 110 cm., Pinacoteca Comunale, San Gimignano.

  • Gabriele annunciante, anno 1482-1484, tecnica ad olio su tavola di quercia, tondo, diametro 110 cm., Pinacoteca Comunale, San Gimignano.

  • Ritratto di giovane, anno 1485 circa, tecnica ad olio su tavola di quercia, 51 x 35,5 cm., National Gallery of Art, Washington.

  • Ritratto di uomo anziano, anno 1485 circa, affresco staccato, 47 x 38 cm., Galleria degli Uffizi, Firenze.

  • Autoritratto, anno 1485 circa, affresco staccato, 50 x 31 cm., Galleria degli Uffizi, Firenze.

  • Madonna col Bambino e i santi Girolamo e Domenico, anno 1485 circa, tecnica a tempera su tavola, 203,2 x 186,1 cm., National Gallery, Londra.

  • Ritratto di giovane col berretto rosso, anno 1485, tecnica ad olio su tavola, 53 x 35 cm., Galleria degli Uffizi, Firenze.

  • Annunciazione e santi, anno 1485 circa, tecnica a tempera su tavola, 114 x 124 cm., Museo di Capodimonte, Napoli.

  • Tre arcangeli e Tobiolo, anno 1485 circa, Galleria Sabauda, Torino.

  • San Gerolamo penitente, anno 1485 circa, tecnica a tempera su tavola, 57 x 42 cm., Museo di belle arti, Budapest.

  • Pala degli Otto, anno 1486, tecnica a tempera su tavola di quercia, 355 x 255 cm., Galleria degli Uffizi, Firenze.

  • Centauro ferito, anno 1485-1490 circa, tecnica mista su tavola, 77,5 x 68,5 cm., Christ Church Picture Gallery, Oxford.

  • Cappella Carafa, anno 1489-1491, affreschi, chiesa di Santa Maria sopra Minerva, Roma: “San Tommaso d’Aquino in cattedra sopra gli eretici”, “Assunzione e Annunciazione col committente presentato da san Tommaso d’Aquino”,  “Sibille sulla volta” e “Scene dalla vita di san Tommaso d’Aquino”.

  • San Girolamo, anno 1490 circa, tecnica ad olio su tavola di quercia, 136 x 71 cm., Galleria degli Uffizi, Firenze.

  • Natività con due angeli, anno 1490 circa, tecnica a tempera e tecnica ad olio su tavola di quercia, 25 x 37 cm., National Gallery of Scotland, Edimburgo.

  • Apparizione di Cristo alla Madonna, anno 1493 circa, tecnica ad olio su tavola, 156,1 x 146,7 cm., Alte Pinakothek, Monaco di Baviera.

  • Pala Nerli, anno 1493-1496 circa, tecnica ad olio su tavola, basilica di Santo Spirito, Firenze.

  • Angelo adorante, anno 1495 circa, tecnica a tempera su tavola, 55,9 x 25,4 cm., National Gallery, Londra.

  • Adorazione dei Magi, anno 1496, tecnica ad olio su tavola di quercia, 258 x 243 cm., Galleria degli Uffizi, Firenze.

  • Madonna col Bambino tra i santi Stefano e Caterina, Antonio Abate e Margherita, datato 1498, affresco staccato, cm 239 x 141 x 71, Museo Civico, Prato.

  • Crocifissione tra Maria e san Francesco, 1500 circa, tavola, 186 x 179 cm., già a Berlino, Staatliche Museen, andato poi distrutto.

  • Pietà, 1500 circa, tecnica a tempera e olio su tavola, 19 x 34,8 cm., National Gallery of Art, Washington.

  • Incontro alla Porta d’Oro, 1500 circa, tecnica ad olio su tavola, 112,5 x 124 cm., Statens Museum for Kunst, Copenaghen.

  • San Giovanni Battista, 1500 circa, tecnica ad olio su tavola, 133 x 38 cm., Galleria dell’Accademia, Firenze.

  • Maria Maddalena, 1500 circa, tecnica ad olio su tavola, 133 x 38 cm., Galleria dell’Accademia, Firenze.

  • Allegoria della Musica (o Erato), 1500 circa, tecnica a tempera su tavola, 61 x 51 cm., Staatliche Museen, Berlino.

  • Crocifissione, 1501 circa, tecnica a tempera su tavola, 31,2 x 23,4 cm., Museo Civico, Prato.

  • Matrimonio mistico di santa Caterina di Alessandria, 1501, tavola, chiesa di San Domenico, Bologna.

  • Pala di Francesco Lomellini, 1502-1503, tecnica ad olio su tavola, 393 x 185 cm., Palazzo Bianco, Genova.

  • Madonna col Bambino e il santi Stefano e Giovanni Battista, 1502-1503, tecnica a tempera su tavola, 132 x 118 cm., Museo Civico, Prato.

  • San Sebastiano tra i santi Giovanni Battista e Francesco, 1504, Palazzo Bianco, Genova.

  • Deposizione dalla croce, 1504, tecnica ad olio su tavola, 333 x 218 cm., Galleria dell’Accademia, Firenze.

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