Pittore Francesco Solimena

Pittore-architetto Francesco Solimena (l’Abate Ciccio) (Canale di Serino, 04/10/1657 – Napoli, 05/04/1747)

Autoritratto
Sopra, un’opera dell’artista: Autoritratto, 1715, olio su tela, 128 × 112 cm., Galleria degli Uffizi, Firenze.

Biografia di Francesco Solimena

Il Solimena, considerato fra gli artisti che meglio espressero il linguaggio tardo-barocco in Italia, nacque il 4 ottobre 1657 a Canale di Serino.

La sua formazione artistica si svolse a Nocera de’ Pagani (l’attuale Nocera Inferiore), dove si era stabilita la sua famiglia, presso lo studio del padre Angelo.

In un primo momento il giovane si appassionò alle opere di Francesco Guarini (Solofra, 19 gennaio 1611 – Gravina in Puglia, 23 novembre 1651) e più tardi, recatosi a Napoli, iniziò ad interessarsi della pittura fantasiosa di Luca Giordano e di quella tenebrosa di Mattia Preti detto il Cavaliere Calabrese (Taverna, 24 febbraio 1613 – La Valletta, 3 gennaio 1699).

I primi lavori di Francesco furono apprezzati dal cardinale Orsini (futuro papa Benedetto XIII), quando questi fece una visita a Nocera de’ Pagani. Lo stesso cardinale, che era ospite del padre, consigliò alla famiglia di avviare il ragazzo alla pittura dato il grande talento che vedeva il lui.

Le opere realizzate nel periodo compreso tra il 1670 e il 1680, tra le quali citiamo la Visione di San Cirillo d’Alessandria (chiesa di San Domenico a Solofra) e Il Paradiso (cattedrale di Nocera) furono eseguite insieme al padre.

La produzione successiva evidenzia progressivamente una perdita di elementi naturalistici che sfoceranno verso un gusto sempre più legato al Barocco. Fanno riferimento a tale passaggio i dipinti delle Virtù della sacrestia di San Paolo Maggiore a Napoli e il ciclo di affreschi della chiesa di San Giorgio a Salerno. Nel San Francesco rinunzia al sacerdozio, realizzata nel biennio 1691-92 nella chiesa di Sant’Anna dei Lombardi, si evidenzia invece l’influsso del Cavaliere Calabrese.

L’artista viaggiò molto e non solo in Italia, lavorando in diverse corti europee, facendo ogni volta ritorno a Napoli.

Morì il 5 aprile 1747 a Napoli e fu sepolto nella nella stessa città presso la chiesa di chiesa di San Domenico.

Alcune opere pittoriche del Solimena

Adorazione dei pastori, Chiesa di Sant’Antonio, Nocera Inferiore.

Paradiso (anno 1671), Cattedrale, Nocera Inferiore.

San Marco, Cattedrale, Nocera Inferiore.

Maria Vergine bambina e Sant’Anna, Chiesa di Sant’Antonio, Nocera Inferiore.

Storie di Santa Tecla, Archelaa e Susanna, anno 1680, chiesa di San Giorgio, Salerno.

La Visione di S. Cirillo d’Alessandria, chiesa di San Domenico, Solofra.

Storie di San Nicola, Apostoli e Virtù, chiesa S. Nicola alla Carità, Napoli.

Decorazione della sacrestia di Solimena, anni 1689-1690, basilica di San Paolo Maggiore, Napoli.

Il Miracolo di S. Giovanni di Dio, anno 1691, Museo Civico di Castel Nuovo, proveniente dalla chiesa dell’Ospedale della Pace.

San Francesco rinuncia al sacerdozio, biennio 1691-1692, chiesa di Santa Anna dei Lombardi, Napoli.

Trionfo della fede sull’eresia ad opera dei Domenicani, intorno al 1701, Basilica San Domenico Maggiore, Napoli.

Gloria di Maria Assunta e santi, intorno al 1705, chiesa di San Girolamo delle Monache, Napoli.

Madonna con il Gonfalone e San Bonaventura (datata e firmata), anno 1710,  Museo diocesano della stessa di Aversa (proveniente dalla chiesa di Santa Maria degli Angeli della stessa città.

Adorazione dei pastori, intorno al 1716, chiesa dell’Annunziata Aversa.

Ultima Cena, anno 1717, Sacro Convento, Assisi.

La cacciata di Eliodoro dal tempio, anno 1725, Chiesa del Gesù, Napoli.

La presentazione del Camauro a Papa Celestino V, anno 1727, Chiesa di Santa Maria Maggiore, Vasto.

Affreschi della Cappella di S. Filippo Neri, anni 1727-1730, Chiesa dei Gerolamini, Napoli.

La Pentecoste, anno 1727, Chiesa di Santa Maria Maggiore, Vasto.

Il cardinale Michele Federico Althann offre all’imperatore Carlo VI il catalogo della pinacoteca imperiale, 1728, Kunsthistorisches Museum, Vienna.

Immacolata, intorno al 1730, chiesa di Santa Chiara, Ferrandina.

Giuditta con la testa di Oloferne, (anni 1728-1733), Kunsthistorisches Museum, Vienna.

San Nicola di Bari , Chiesa di Santa Chiara, Fiumefreddo Bruzio.

San Filippo Neri che adora la Vergine col Bambino affidandole la protezione di Torino (1733), chiesa di San Filippo Neri, Torino.

Trionfo di Carlo III di Borbone alla battaglia di Gaeta, anni 1734-1735, Reggia, Caserta.

Il Trionfo di Carlo di Borbone, Museo nazionale d’Abruzzo, L’Aquila.

San Gennaro, tecnica a olio su tela, Museo diocesano, Vallo di Lucania.

Annunciazione, Chiesa di San Rocco, Venezia.

Madonna del Rosario, Museo Civico di Teramo, Teramo.

“S. Michele Arcangelo”, tecnica a olio su tela, Cattedrale di Nardò, (Le)

“S. Michele Arcangelo”, tecnica a olio su tela, chiesa di S. Michele, Ruvo di Puglia (Ba).

Bibliografia

Bicco Margaret, La rifattione della cattedrale di Nocera Inferiore, cronache da un cantiere settecentesco, Il Girasole, anno 2005, Napoli, riferimenti a pagina 35.

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