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San Giorgio e la principessa del Pisanello

Pisanello: San Giorgio e la principessa (particolare zona destra), cm. 223 x 620, chiesa di Sant’Anastasia, Verona.

Pisanello: San Giorgio e la principessa (particolare zona destra), cm. 223 x 620, chiesa di Sant’Anastasia, Verona.

Pisanello: San Giorgio e la principessa

Pisanello: San Giorgio e la principessa
San Giorgio e la principessa (particolare zona destra), cm. 223 x 620, chiesa di Sant’Anastasia, Verona.

Opera precedente

Sull’opera: “San Giorgio e la principessa” è un dipinto autografo di Antonio Pisano detto il Pisanello, facente parte degli “Affreschi della chiesa di Sant’Anastasia”, realizzato con tecnica a fresco su muro intorno al 1434-38 e misura 223 x 620 cm. 

Descrizione e storia

L’affresco si trova attualmente su tela ed ubicato, insieme alla corrispettiva sinopia, nella cappella Giusti della chiesa di Sant’Anastasia a Verona.

Il Pisanello realizzò questa famosa ed importantissima opera sulla parete esterna di un’altra cappella, situata nel transetto destro della stessa chiesa, assegnata alla famiglia Pellegrini.

Quella cappella fu descritta con vera enfasi ne “Le Vite” dal Vasari (1568): “Et per dirlo in una parola non si può senza infinita meraviglia, anzi stupore contemplare questa opera fatta con disegno con grazia, e con giudizio straordinario”.

L’affresco, considerato come il capolavoro supremo del Pisanello, è la sola opera superstite dell’assai più vasto impianto pittorico decorante la cappella Pellegrini, da come si ricava dalla dettagliata descrizione vasariana.

A complicare le cose, intorno alla fine dell’Ottocento, a causa d’una grande infiltrazione d’acqua piovana, anche il dipinto del Pisanello subì gravi danneggiamenti (soprattutto la zona del drago in agguato), tanto che fu staccato dalla parete e trasferito su telaio per essere sottoposto a restauro dall’abile mano di Antonio Bertelli (fonte: Brenzoni, 1952).

Un raro e pregiato documento atto a testimoniare lo stato dell’opera pittorica prima del triste disfacimento consiste nella fotografia che il Bernasconi pubblicò – nel 1862 – della riproduzione in miniatura realizzata da Pietro Nanin.

Il dipinto fu restaurato di nuovo a cura della Direziono dei Musei di Verona e quindi esposto, in attesa della sua definitiva ubicazione, a Palazzo Forti.

Raffigurazione dei particolari

Zona sinistra dell’opera.

Zona destra dell’opera.

Particolare con rettili.

Particolare della barca a vela.

Particolare degli impiccati.

Particolare di due figure.

Particolare di tre figure.

Particolare di testa di cavallo.

Particolare della principessa.

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