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Opere di Edouard Manet

Alcuni tra le più conosciute opere di Manet

I quadri di Édouard Manet

Natura morta – frutta su un tavolo, 1864 tela cm. 45 x 73,5 Museo d’Orsay Parigi.

Giove e Antiope, 1856-57 olio su tela 47 x 65 collezione privata Parigi.

Il balletto spagnolo, 1862 olio su tela 61 x 91 Washington the Phillips Collection.

Il vecchio musicista, 1862 olio su tela 186 x 247 Washington, National Gallery of Art Chester Dale Collection.

Chitarra e cappello, 1862 olio su tela 77 x 121 Musée Calvet Avignone.

Torero morto, 1864 olio su tela cm. 75 x 155 Washington Nationa Gallery of Art, Josef Widener Collection.

Olympia, 1863 olio su tela cm. 130 x 190 Museo d’Orsay, Parigi.

La negra, studio per Olympia, 1863 olio su tela 61 x 50 collezione privata.

Peonie, 1864 olio su tela cm. 93 x 70,5 Parigi Museo d’Orsay.

Uva e fichi, 1864 olio su tela cm. 21 x 26.

La Posada, 1865-66 Acquerello cm. 24 x 41 collezione privata New York.

Il piffero, 1866 olio su tela cm. 160 x 98 collezione privata in U.S.A.

“Cane Maltese” o “Cane King”, 1866, 47 x 37 cm. Collezione Msr. Mellon Bruce, New York.

Il balcone, 1868-69 olio su tela cm. 169 x 125 Museo d’Orsay Parigi.

Emile Zola, 1867-68 olio su tela cm. 190 x 110 Museo d’Orsay Parigi.

Altri quadri

Il levriere, 1871 olio su tela cm. 19,5 x 24,5 collezione privata.

Il pittore Guillaudin a cavallo, 1870 olio su tela cm. 88 x 116 collezione privata negli U.S.A.

Berthe Morisot col mazzolino di violette, 1872 olio su tela cm. 55 x 38 collezione privata Parigi.

Il battello nero a Berk, 1873 olio su cartone cm. 20,3 x 33,2 collezione privata.

In barca, 1874 olio su tela cm. 96 x 130 Metropolitan Museum of Art (lascito di Mrs H.O. Havemeyer 1929.

Ritratto di Stéphane Mallarmé, 1876 olio su tela cm. 25 x 34 Museo d’Orsay Parigi.

La bruna col seno nudo, 1872 olio su tela cm. 60 x 49 collezione privata Parigi.

Nana, 1877 cm. 150 x 116 Amburgo Kunsthalle.

Bionda col seno nudo, 1875 olio su tela 62 x 51 Museo d’Orsay Parigi.

Rue Mosnier imbandierata, 1878 olio su tela cm. 65 x 81 (dalla collezione di Mrs. e Mr. Paul Mellon.

Studio “panoramica dalla place Clichy, 1878 cm. 65 x 81.

Al caffè, 1878 olio su tela cm. 77 x 83 Winterthur collezione Oscar Reinhart.

La cameriera della birreria, 1878-79, olio su tela, cm. 77,5 x 65 Museo d’Orsay Parigi.

Isabelle Lemonnier seduta, 1879-79 (schizzo) cm. 33 x 41 collez. priv. St. Davis (Pa).

Isabelle Lemonnier, 1880 acquerello cm.20,1 x12,4, Museo d’Orsay Parigi.

La madre di Manet nel giardino di Bellevue, 1880 cm.82 x 65 collezione privata Parigi.

Cestino di fiori, 1880, schizzo su tela cm. 65 x 82.

L’evasione di Rochefort, olio su tela cm. 80 x 73 collezione privata Cannes.

Altri quadri

La modella del “Bar alle Folies-Bergère” (particolare), 1881, cm. 54 x 34 Musée des Beaux-Arts.

Un Bar alle Folies-Bergère, olio su tela 96 x 130, Courtauld Institute Galleries Londra.

Studio per “Un bar alle Folies-Bergère”, 1881 olio su tela cm. 47 x 56, custodito ad Amsterdam Stedelijk Museum da collezione privata.

Autunno”Méry Laurent”, 1881-82, olio su tela cm. 73 x 51 Nancy Musée des Beaux-Arts.

Primavera di Jeanne de Marsy”, 1881 olio su tela cm. 73 x 51New York collezione Harry Payne Bingham.

Pittori S-Z

Frammenti

È assai difficile trovare nell’arco dei secoli un artista che, al pari di un solo pittore di quel ristretto gruppo di Impressionisti, sia la figura altrettanto genuina,  immediata, spontanea e piena di risorse essenziali proprie della società dalla quale egli si esprime.

Prendiamo ad esempio Manet, artista colto e raffinato, persona di mondo con principi umanitari e liberali, erede della borghesia francese sulla vetta del benessere e dello splendore rivista nei suoi livelli più intellettualmente aperti sul mondo.

Continuano frammenti

Un pittore intimamente e sottilmente radicato nella società che normalmente frequenta, capace di esprimere efficacemente l’attualità viva e palpitante e di assorbire, allo stesso tempo in una vastità ed in uno sfondo senza pari, l’essenza della cultura.

In modo esemplare egli interpreta la concezione di vita che è praticamente il fondamento della visione impressionistica, quella di una società che si avvantaggia delle numerose e grandi scoperte della tecnica, mai viste in passato, e soprattutto della propria creatività nello sviluppo industriale e nel progresso.

Quest’ultimo inteso non soltanto come qualcosa di conquista materiale ma come realizzazione di ideali che sono stati gli importanti traguardi dell’Ottocento. Una concezione del mondo pronta ad accettare in maniera assoluta i nuovi fatti della vita moderna ed a modificare il proprio modo di sentire le nuove emozioni sociali.

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