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Pala di Santa Lucia dei Magnoli di Domenico Veneziano

Domenico Veneziano: Pala di Santa Lucia dei Magnoli

Domenico Veneziano: Pala di Santa Lucia dei Magnoli
Domenico Veneziano: Pala di Santa Lucia dei Magnoli, tempera su tavola, 210 x 215 cm, anno 1445-1447, Galleria degli Uffizi. Firenze.

Sull’opera: La “Pala di Santa Lucia dei Magnoli” è costituita da un riquadro principale e una predella con cinque dipinti (attualmente divisi) autografi di Domenico Veneziano.

È stata realizzata con tecnica a tempera su tavola intorno al 1445-47. Il grande riquadro misura 210 x 215 cm. ed è custodito nella Galleria degli Uffizi a Firenze, mentre gli elementi della predella si trovano in vari musei (si veda la tabella sotto riportata). 

La presente opera è firmata nel riquadro centrale con la scritta “OPVS DOMINICI DE VENETIIS HO[C] MATER DEI MISERERE MEI DATVM EST” sul primo gradino.

La “Pala di Santa Lucia dei Magnoli” è il lavoro più significativo per poter intendere il ruolo principale dell’artista nella pittura del Rinascimento fiorentino, dopo la perdita del complesso decorativo eseguito in Sant’Egidio, insieme ad Andrea del Castagno (Castagno, 1421 circa – Firenze, 1457).

La grande pala, con i cinque riquadri della predella, adornava l’altare maggiore della chiesa di Santa Lucia dei Magnoli a Firenze.

L’opera è uno fra i primi più significativi esempi a noi pervenuti di tabula quadrata et sine civoriis, come spesso ricordava il Brunelleschi, ovvero di pala moderna priva di scomparti e di quel fondo aureo che immancabilmente integrava i polittici medievali.

Nonostante tutto, la creazione di un ambiente, con colonnato e i tre archi a sesto acuto e le nicchie a forma di conchiglia, non si scosta dalla tradizionale strutturazione a scomparti, anche se configurata solo in simulazione.

Si noti come l’architettura in cui si svolge la scena rispetti infatti le più avanzate regole della prospettiva scientifica, con tre punti di fuga nei quali converge ogni linea orizzontale, compresa ognuna di quelle che strutturano la pavimentazione.

Questa equilibrata integrazione tra modernità e tradizione fa sì che il dipinto assuma un aspetto del tutto innovativo pur mantenendo la continuazione come la pittura coeva.

Nella sottostante tabella sono riportati i riquadri della predella:

San Francesco riceve le stigmate, 26,7 x 30,5 cm, National Gallery of Art, Washington.

San Giovanni Battista nel deserto, 28,4 x 31,8 cm, National Gallery of Art, Washington.

Annunciazione, 27 x 54 cm, Fitzwilliam Museum, Cambridge.

Miracolo di san Zanobi, 28 x 32 cm, Fitzwilliam Museum, Cambridge.

Martirio di santa Lucia, 25 x 29 cm, Gemäldegalerie, Berlino.

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