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Pietà, o Cristo morto in grembo alla Madonna di Giovanni Bellini

Giovanni Bellini: Pietà, cm. 65 x 90, Gallerie dell'Accademia, Venezia.

Giovanni Bellini, Pietà, o "Cristo morto in grembo alla Madonna", cm. 65 x 90, Gallerie dell'Accademia, Venezia.

Giovanni Bellini: Pietà, o Cristo morto in grembo alla Madonna

Giovanni Bellini: Pietà
Giovanni Bellini: Pietà, cm. 65 x 90, Gallerie dell’Accademia, Venezia.

Sull’opera: “Pietà”, o “Cristo morto in grembo alla Madonna”, è un dipinto autografo di Giovanni Bellini detto il Giambellino, realizzato con tecnica ad olio tavola nel 1505, misura 65 x 90 cm. ed è custodito nelle Gallerie dell’Accademia a Venezia.

Il dipinto, in basso, sulle rocce, reca la scritta “JOANNES BELLINVS”. Appartenne alla famiglia Martinengo, poi passò alla collezione “Dona dalle Rose” a Venezia come opera realizzata dagli allievi di bottega del Giambellino (Adolfo Venturi in ‘A”, 1907).

Soltanto nel 1922 si avanzò la prima ipotesi d’attribuzione al Bellini (von Hadein in “ZK”, 1922) che però venne accettata soltanto con riserva dagli altri studiosi di Storia dell’arte e contrastata dal Berenson (1932) e dal Dussler (1935).

Tra i favorevoli all’autografia era il Gronau (1930), al quale seguì l’approvazione del Moschini (1943) ed il cambio di rotta, sia del Dussler (1949) che del Berenson (1957).

Più tardi arrivò la sottoscrizione di altri eminenti critici di storia dell’arte come il Pallucchini (1959), lo Heinemann (1962) e il Bottari (1963). L’opera venne restaurata nel 1935 da Mario Pellicioli.

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