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L’uccisione di San Pietro martire di Giovanni Bellini

Giovanni Bellini: L'uccisione di San Pietro martire, cm. 67,3 x 100,4, Courtauld Institute di Londra.

Giovanni Bellini: L'uccisione di San Pietro martire, cm. 67,3 x 100,4, Courtauld Institute di Londra.

Giovanni Bellini: L’uccisione di San Pietro martire

Giovanni Bellini: L'uccisione di San Pietro martire
Giovanni Bellini: L’uccisione di San Pietro martire, cm. 67,3 x 100,4, Courtauld Institute di Londra.

Sull’opera: “L’uccisione di San Pietro martire” è un dipinto autografo prevalentemente attribuito a Giovanni Bellini detto il Giambellino, realizzato con tecnica ad olio su tavola probabilmente nel 1509, misura 67,3 x 100,4 cm. ed è custodito nel Courtauld Institute di Londra.

Il quadro è così composto: a sinistra sta San Pietro martire domenicano che viene ucciso da Carino Pietro da Balsamo, il sicario mandato dagli eretici contro i quali il frate da tempo si batte nella regione lombarda (sec. XIII); sulla destra, fra Domenico che tenta di fuggire, ma è ormai prossimo ad essere colpito.

L’opera faceva parte della Collezione londinese “Lee of Fareham”.

Il Bottari nel 1963 parla di una scritta sul retro della tavola, ormai cancellata da tempo, nella quale si leggeva l’anno d’esecuzione, corrispondente al 1509.

L’assegnazione al Giambellino, ipotizzata dal Borenius (Caralogue of the Lee Collection …, edito 1923) ed accolta da gran parte degli studiosi di Storia dell’arte, venne contrastata da van Marle [1935], Dussler [1949], Waterhouse (“BM” 1955) e Heinemann [1962).

Per quanto riguarda la cronologia, tutti gli studiosi sono più o meno d’accordo ad assegnare all’opera la datazione che si aggira intorno al 1509.

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