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Allegoria del vizio del Correggio

Correggio: Allegoria del vizio

Correggio - Allegoria del vizio
Correggio: Allegoria del vizio, cm. 141 x 86 Louvre Parigi.

Opera successiva

Sull’opera: “Allegoria del vizio” è un dipinto autografo del Correggio realizzato con tecnica ad olio su tavola nel 1532 – 1533, misura 141 x 86 cm. ed è custodito a Parigi nel Museo del Louvre.

Una composizione dall’impianto alquanto articolato. La figura barbuta e tozza seduta sotto il grande albero rappresenta il “Vizio”, che sta cercando di liberarsi dai lacci che gli tengono legate le mani al tronco dello stesso albero.

Sulla sinistra è collocata la figura della “Coscienza” che – come scrive il Mengs – gli sta avvicinando le vipere per impaurirlo.

La figura sulla destra in alto è la “Gioia” che lo stordisce con uno zufolo; l’altra è l’Abitudine che gli avvince all’albero il piede sinistro. 

Tutte e tre le figure hanno serpenti come ornamento delle loro capigliature. In primo piano è collocato un piccolo satiro con in mano un grappolo d’uva, secondo un ‘taglio’ di cui troviamo in altre opere del Correggio.

L’opera proviene dal Castello di Mantova di Isabella d’Este, come riportato da documentazioni datate 1542 e 1627, pubblicate dal D’Arco nel 1845 e dal Luzio nel 1908. Nel 1628 l’opera apparteneva a Carlo I d’Inghilterra (in Luzio, 1913).

Dopo la decapitazione del re l’Allegoria del vizio fu acquistata da Jabach, un noto banchiere che la rivendette a Luigi XIV.

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