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Art Nouveau

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L’Art Nouveau in Francia ha inizio con il Novecento. È la decorazione floreale di qualsiasi opera cittadina; tipiche sono le facciate di palazzi con disegnati fiori, le ringhiere piegate a realizzare rami di pianta, i lampioni in forme organiche da cui sbocciano orchidee…

albero della vita
Klimt – Albero della vita

Il maggior interprete dell’Art Nouveau  in Francia è Hector Guimard (1867 – 1942), mentre a Vienna dilagano le opere di Otto Wagner e del suo stretto collaboratore Joseph Olbrich.

L’interesse dell’Art Nouveau si sposta sull’oggetto in se stesso, dando origine ad opere vetrarie. Nasce, per questa nuova tipologia di opere, la scuola d’Arte Nancy.

Ha origine a Parigi nel 1890. Il termine Nouveau è una parola estratta dal nome di un negozio parigino “L’Art Nouveau Bing”, gestito da un certo Samuel Bing, nel quale venivano esposte tutte le novità relative ai design di oggetti appartenenti al mondo dell’arte, compresi mobili, tappeti e tinture varie.

L’Art Nouveau è un vero e proprio linguaggio artistico che nasce dall’utopia del socialismo di John Ruskin e che trae le sue origini dalle ideologie dell’Arts & Craft, che sostengono il rispetto per la libera creatività artigianale, anteposta a quella meccanizzata prodotta dal mondo industrializzato. 

L’Importanza delle Esposizioni di Parigi e Torino:

Questo linguaggio artistico percorre la stessa strada, sia nel campo dell’architettura che in quello della pittura, del design moderno, dando un marchio ben definito ad ogni opera, già al momento iniziale della sua realizzazione.

Un contributo alla diffusione di questo nuovo linguaggio viene dato dall’Esposizione Universale di Parigi, svoltasi nel 1900. In questa manifestazione l’Art Nouveau trionfa in tutti i campi: pittura, architettura, decorazione ecc.

Altri contributi, non meno importanti, sono da attribuire alla creazione su larga scala di laboratori artigianali, scuole e alle continue pubblicazioni su riviste d’Arte altamente qualificate.

Lo stile raggiunge la sua vetta più alta proprio in Italia, nel 1902, in occasione dell’Esposizione Internazionale Arte decorativa allestita a Torino,  quando vengono esposti, oltre alle opere di molti artisti, anche i progetti di designer stranieri provenienti da zone fortemente influenzate dallo stile Liberty.

Dal 1903 l’Art Nouveau si avvia ad un lungo e penoso declino, venendo trasfigurata dalla forza devastatrice ed inflazionista dell’industria, che immette sul mercato numerosissimi prodotti fabbricati in serie con l’aiuto di macchinari.

Alfonso Mucha: anno 1897

Una delle caratteristiche più importanti dello stile è l’ispirazione alla natura, di cui studia gli elementi strutturali, traducendoli in una linea dinamica e ondulata, con tratto «a frusta». Semplici figure sembravano prendere vita ed evolversi naturalmente in forme simili a piante o fiori.

Nell’Art Nouveau, intesa come movimento artistico, si riscontrano alcune affinità con il linguaggio e le tematiche dei pittori Simbolisti e Preraffaelliti. Alcuni personaggi come Alfons Mucha, Aubrey Beardsley, Edward Burne-Jones, Jan Toorop e Gustav Klimt possono essere considerati, infatti, come rappresentanti di uno o dell’altro stile.

Tuttavia, a differenza del linguaggio dei pittori simbolisti, l’Art Nouveau mostra un ben preciso stile visivo. Anche paragonandola alla corrente preraffaellita, che predilige la rappresentazione del passato, l’Art Nouveau si scosta da essa con l’impiego di nuovi materiali e di superfici lavorate in precedenza, puntando al puro design.

Bibliografia:

  • “Moderne architektur, Vienna, 1896-1902” traduzione in italiano: “Architettura moderna e altri scritti”, O. Wagner, Bologna, 1980.

  • “Die Renaissance im modern Kunstgewerbe”, Henry van de Velde, Lispia, 1903.

  • “Storia dell’architettura moderna”, Leonardo Benevolo, Bari, 1973

  • “Art Nouveau”, R. Schmutzler, New York & Londra, 1962, traduzione in italiano “Art Nouveau”, Milano, 1966 (EN).

  • 2The art of Louis Comfort Tiffany”, Vivienne Couldrey, Londra, 1996.

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