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“Crocifisso di Firenze” di Giotto

Crocifisso, cm. 578 x 406, Santa Maria Novella, Firenze.

Giotto: Crocifisso, cm. 578 x 406, Santa Maria Novella, Firenze.

Giotto: Crocifisso di Firenze

Giotto: Crocifisso
Crocifisso, cm. 578 x 406, Santa Maria Novella, Firenze.

Secondo elenco opere di Giotto

        Sull’opera: “Crocifisso” è un dipinto prevalentemente attribuito a Giotto, realizzato con tecnica a tempera su tavola intorno agli anni 1290 – 1300, misura 578 x 406 cm. ed è custodito in Santa Maria Novella a Firenze.

L’opera in esame viene identificata in un testamento del 1312 intestato ad un un certo Ricuccio del fu Puccio del Mugnaio, dove si parla di un’eredità e di un dovere  in relazione alla chiesa suddetta “affinché si provveda a tenere accesa una lampada in S. Maria Novella, davanti al Crocifisso dipinto da Giotto”.

Più tardi anche il Ghiberti (1378 – 1455), citando il “Crocifisso”, lo descriveva ubicato in Santa Maria Novella come opera di Giotto.

Tuttavia gli studiosi respinsero a lungo, e con fermezza, l’identificazione di tal “Crocifisso” con quello che intorno al 1530 (fonte: Billi) era collocato sulla parete interna corrispondente alla facciata della chiesa, dove rimase fino a gran parte degli anni Quaranta del secolo scorso, e che oggi si trova nella sacrestia.

Finalmente, in occasione della Mostra allestita nel 1937 a Firenze in memoria di Giotto, la tavola venne accuratamente ripulita,  e quindi messa in condizioni di offrire una più congrua chiave lettura.

Grandi studiosi di storia dell’arte come Coletti, Salmi, Oertel, Toesca, Longhi – con l’opposizione del Perkins (1939), dell’Offner (1939) e del Brandi (1939) – avanzarono con decisione la proposta d’attribuzione dell’opera a Giotto, che fu accolta dalla maggior parte degli studiosi di Storia dell’arte.

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