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Polittico di San Domenico da Recanati di Lorenzo Lotto

Lorenzo Lotto: Polittico di San Domenico da Recanati

Madonna con il Bambino e i santi Domenico, Gregorio e Urbano, cm. 227 x 108.

I santi Tommaso d’Aquino e Flaviano – I santi Pietro Martire e Vito, entrambi  cm. 155 x 67.

Pietà, cm. 80 x 80.

I santi Caterina da Siena e Sigismondo, 67 x 67 cm.

Sull’opera: “Polittico di San Domenico da Recanati ” è un un complesso pittorico di Lorenzo Lotto, comprendente sei dipinti realizzati con tecnica a olio su tavola nel 1508. L’intera opera, suddivisa nei sei scomparti,  è custodita nella Pinacoteca Comunale di Recanati. 

 La data e la firma compaiono nella tavola centrale, ovvero nella “Madonna con il Bambino e i santi Domenico, Gregorio e Urbano”.

I committenti, i frati domenicani, e il Lotto stipularono il contratto per la pala il 20 giugno 1506. Da documentazioni si ricava che gli stessi frati, il 17 dello stesso mese, chiesero un contributo al comune.

È probabile che i lavori iniziarono nella stagione autunnale – anche abbastanza avanzata – dal momento che l’artista, ritornato Treviso per un brevissimo periodo, aveva intenzione di lasciare il Veneto per stabilirsi nelle Marche (un documento ne precisa la data, il 18 ottobre 1506). Un altro documento attesta che il Lotto, il 24 novembre, risultava presso Recanati.

Il Vasari ebbe modo di ammirare il polittico nel 1568, che lo cita come realizzato dal Lotto in giovane età, ovvero “imitando parte la maniera de’ Bellini [Jacopo, Giovanni e Gentile] e parte quella di Giorgione“, non risparmiando parole sulla descrizione dei dettagli, come ci ricorda quelli della predella “di figure piccole e cosa rara” e lo scomparto centrale nel quale era era raffigurata “Santa Maria di Loreto …… portata dagli angeli dalle parti di Schiavonia”, mentre ai lati apparivano “San Domenico che predica, con le più graziose figurine del mondo, e … papa Onorio che conferma a San Domenico la regola”.

Di quella predella si sono perdute le tracce ma il Venturi (1929), seguito da molti altri eminenti studiosi, la identificò con un “olio su tavola” custodito nel Kunsthistorisches Museum di Vienna.

Tuttavia tale opera suscita perplessità per lo stile un po’ troppo maturo della composizione. Probabilmente la tavola andò perduta nei primi decenni dell’Ottocento, quando l’opera venne smembrata, e i componenti furono suddivisi come decorazione delle varie zone della chiesa.

Pervenne alla Pinacoteca di Recanati nel 1890, subito dopo il restauro del Centenari. Dal 1914 le tavole stanno tutte racchiuse in una cornice di stile rinascimentale (fonte: Zampetti, “L. Lotto nelle Marche”, 1953).

Ricapitolando:

Madonna con il Bambino e i santi Domenico, Gregorio e Urbano, cm. 227 x 108

I santi Tommaso d’Aquino e Flaviano,  cm. 155 x 67.

Pietà, cm. 80 x 80.

I santi Pietro Martire e Vito, cm. 155 x 67.

I santi Caterina da Siena e Sigismondo, 67 x 67 cm.

I santi Lucia e Vincenzo Ferrer, 67 x 67 cm. (non presente in questa pagina).

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