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Polittico Averoldi di Tiziano

Tiziano: Polittico Averoldi

Tiziano: Polittico Averoldi
Polittico Averoldi, cm. 280 (h.), Chiesa dei santi Nazzaro e Celso, Brescia .. Particolare dell’angelo annunciante

Al secondo elenco opere di Tiziano

Sull’opera: Il “Polittico Averoldi” è costituito da una serie di cinque dipinti autografi di Tiziano Vecellio, realizzati con tecnica a olio su tavola intorno al 1520-22. Il complesso pittorico è custodito nella Chiesa dei santi Nazzaro e Celso a Brescia.

Il complesso pittorico venne commissionato a Tiziano da Altobello Averoldi nel 1520 per la chiesa dei santi Nazzaro e Gelso a Brescia, dove è attualmente custodito. Il committente, in quel periodo, era il legato pontificio a Venezia.

Il polittico venne portato a termine nel 1522, anno riportato sulla tavola con la raffigurazione di “San Sebastiano”. Le cinque tavole hanno la stessa tonalità e gli stessi contrasti di chiaroscuro della raffigurazione centrale (“Resurrezione”).

L’unità dell’opera è assicurata con la disposizione dei cinque elementi seguendo uno logica arcaica non certamente voluta dall’artista.

Le cinque raffigurazioni, tutte realizzate con tecnica ad olio su tavola, sono le seguenti:

“LA RESURREZIONE DI CRISTO”, 278 x 122 cm., periodo 1520-22.

“I SANTI NAZZARO E GELSO CON IL DONATORE” 170 x 65 cm., periodo 1520: nella raffigurazione, quello inginocchiato in preghiera è il committente Altobello Averoldi.

“SAN SEBASTIANO”, 170 x 65 cm., periodo 1520: Sullo spezzone di colonna si legge la firma e la data, come riportate dall’artista: “TICIANVS FACIEBAT / MDXXII”. L’anno si riferisce certamente all’ultimazione dell’intero complesso pittorico. Sullo sfondo appare una veduta paesaggistica e un angelo in volo che segnala a San Rocco le piaghe del santo martire.

Da documentazioni certe si ricava che la tavola in esame veniva insistentemente richiesta da Alfonso d’Este che, nel 1520, la desiderava come compenso in relazione alla ritardata consegna di alcuni dipinti per il suo studio. Tiziano cedette alle pressioni dell’ambasciatore estense a Venezia ma, l’opera – ormai pronta per essere trasferita nella corte di Alfonso – non partì perché il duca di Ferrara, per timore di inimicarsi l’Averoldi, cambiò idea.

” ANGELO ANNUNCIANTE”, 79 x 65 cm.. periodo 1520-22.

“VERGINE ANNUNCIATA, 79 x 65 cm.. periodo 1520-22.

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