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“Storie di San Martino – L’investitura a cavaliere” di Simone Martini

Simone Martini: Storie di San Martino – L’investitura a cavaliere

Simone Martini: Storie di San Martino - L'investitura a cavaliere
L’investitura a cavaliere, cm. 265 x 200.

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      Sull’opera: “L’investitura a cavaliere” è un affresco di Simone Martini, appartenente alla serie delle Storie di San Martino, realizzato intorno al 1317, misura 265 x 200 cm. ed è custodito nella Chiesa Inferiore di San Francesco, Cappella di San Martino, Assisi.

La scena raffigurata è tratta dalle biografie di San Martino, tra le quali, la più remota, scritta da Sulpizio Severo (360 – 420, per altri, Sulpicio Severo), non manca di elencare i vari passaggi a grado superiore nell’ambito militare, attraverso cui passò Martino prima di proclamare la “rinuncia alle armi” (Regnier, San Martino, edizione in lingua italiana, 1907, Roma).

Nella Legenda aurea, invece, viene narrato che Martino fu costretto ad intraprendere carriera militare.

Secondo la tradizione, l’episodio raffigurato viene pensato come un ricordo della cerimonia in cui l’artista stesso fu investito cavaliere a Napoli.

L’imperatore Giuliano (Flavio Claudio Giuliano, 331 – 363) sta applicando la cintura della spada attorno fianchi di Martino in preghiera, mentre uno scudiero gli allaccia gli speroni: altri due scudieri (sulla sinistra) recano l’elmo ed il falco, emblemi cavallereschi. A destra i musicisti stanno suonando: brano famosissimo quello del pifferaio, le cui mani alternano le dita sullo strumento, e del liutista che, concentratissimo, armonizza le voci dei cantori dietro di essi.

Particolare sinistro dell’Investitura a cavaliere.

Particolare sinistro dell’Investitura a cavaliere.

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