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“Santa Barbara” di Jan van Eyck

Santa Barbara di Jan van Eyck

Jan van Eyck: Santa Barbara
Santa Barbara, olio su tavola, cm. 34 x 18,5, anno 1437, Musée Royal des Beaux-Arts, Anversa.

Sull’opera: “Santa Barbara” è un dipinto di Jan van Eyck realizzato con tecnica a olio su tavola nel 1437, misura 34 x 18,5 cm. ed è custodito nel Musée Royal des Beaux-Arts ad Anversa.

Il dipinto è datato e firmato dall’artista sulla cornice, nella parte bassa, ove si legge: “IOH[ann]ES DE EYCK ME FECIT . 1437”. Disegnato in toni brunastri direttamente con il pennello (che doveva essere di pelo veramente fine), senza trascurare i particolari, su supporto ligneo preparato con gesso.

 L’opera viene considerata dagli studiosi di Storia dell’arte come un quadro non portato a compimento, ma alcuni esperti, tra cui segnaliamo il Winkler [“P” 1929″], la ipotizzano una composizione a sé stante. L’artista la lasciò volontariamente senza colore: l’azzurro del cielo è ormai considerato dalla critica come un colore aggiunto in tempi posteriori. Infatti il critico vi evidenziava la ricchezza del dettaglio paragonandola ai due disegni (copie di ignoti) quattrocenteschi raffiguranti la incompiuta “Madonna di Ieper” di Jan (olio su tavola, 1441, Warwick Castle), cioè col donatore appena accennato, arrivando alla conclusione che l’artista, con quella cura del dettaglio, veramente certosina, avrebbe accettato la Santa Barbara come opera finita.

Di opposto parere è invece il Baldass [1952], mentre il quesito continua a provocare accesi dibattiti, in quanto non esisterebbero esempi particolarmente simili da mettere in paragone.

 Sul verso della tavoletta appaiono tre iscrizioni: una è scritta a stampa e due a mano. Queste permettono di ricostruire i vari passaggi di proprietà del dipinto (S. Sulzberger [“GBA” 1948]): nel 1769 apparteneva a M. J. Enschedé di Haariem che la vendette nel 1786 al mercante d’arte P. Yver.

Più tardi passò a far parte della celebre collezione di Ploos van Amstel che il 5 marzo 1800 la mise all’asta ad Amsterdam. Più tardi dalla collezione di M. Oyen e fu acquistata dal cav. M. F. van Ertborn (1826), il quale la cedette nel 1841 al Musée Royal des Beaux-Arts di Anversa, l’odierna sede.

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