La Pala del voto di Guido Reni

Guido Reni: La Pala del voto

Pala del voto di Guido Reni
Guido Reni: Pala del voto, 382 x 242 custodita nella Pinacoteca Nazionale di Bologna (sotto un particolare).

Sull’opera: “Pala del voto; Pala della peste; Madonna del rosario (Madonna col Bambino e i santi protettori di Bologna)” è un dipinto autografo di Guido Reni realizzato con tecnica ad olio su seta nel 1631 – 1632, misura 382 x 242 cm. ed è custodito nella Pinacoteca Nazionale di Bologna.

L’opera fu commissionata al Reni dal “Reggimento” della città dopo la tremenda peste manzoniana – iniziata nel 1928 – che colpì Bologna nel 1631 – 1632. La Pala doveva essere uno stendardo votivo che sarebbe stato portato in processione ogni anno. Le immagini raffigurate sono quelle dei santi Ignazio di Loyola, Petronio, Procolo, Francesco d’Assisi, Francesco Saverio, Domenico e Floriano.

Fra tutte le opere realizzate da Guido Reni nel corso della sua attività artistica, la “Pala del voto” viene inserita – all’unanimità dalla critica – fra i suoi capolavori più significativi. Alcuni critici come lo Scannelli (1657 nel Microcosmo) ed il Malvasia (1678) evidenziavano nell’opera lo stile di un “Reni seconda maniera”.

Esistono due copie (la prima autografa la seconda dubbia) del Reni della “Pala del voto”:

  1. 1. La Madonna della pace, una tela di 183 x 147 cm. (raffigurante la sola parte alta: la Madonna con il Bambino ed angeli) custodita nel Musée Condé a Chantilly e proveniente dalla Galleria del principe di Salerno.

  2. La composizione intera (senza San Proloco) dipinta su una piastra di rame dalle dimensioni di 61 x 36 cm. custodita a Dublino nella National Gallery of Ireland, che apparteneva a Luciano Bonaparte. Tale riproduzione, ritenuta autografa dalla critica del passato e confermata nel Catalogo del Museo del 1956, fu più tardi attribuita al Cantarini.

Altra copia “parziale” della Pala in esame, una “Madonna con Bambino” è custodita nella Pinacoteca di Brera a Milano.

pala del voto, particolare
Guido Reni: pala del voto, particolare
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