Polittico di Arcevia di Luca Signorelli

Luca Signorelli: Polittico di Arcevia

Luca Signorelli: Polittico di Arcevia
Polittico di Arcevia, 1507, tecnica a tempera su tavola, 393 × 315 cm., Collegiata di San Medardo, Arcevia.

Sull’opera: “Polittico di Arcevia” è un dipinto di Luca Signorelli (con ampi aiuti di bottega, tra cui Girolamo Genga) realizzato con tecnica a tempera su tavola intorno al 1507, misura 393 x 315 cm. ed è custodito nella Collegiata di San Medardo ad Arcevia. 

Il complesso pittorico in esame è il primo, nonché il più monumentale, che il Signorelli realizzò nel paese di Rocca Contrada (l’attuale Arcevia, nei pressi di Ancona). Qui l’artista vi si recò nel periodo tardo della sua attività artistica, di ritorno da un soggiorno romano, dove aveva appena evaso un lavoro per Giulio II Della Rovere.

 Anche il presente polittico è legato a quella famiglia, con il committente Marco Vigerio I Della Rovere, vescovo di Roccastrada e Senigallia, sostenuto economicamente dal Comune di Rocca Contrada: infatti alla base dei pilastrini appaiono i loro due stemmi.

Quella in esame è una tra le più importanti opere della produzione tarda dell’artista, da cui si evidenziano, oltre il pregio della stesura pittorica che sfiora l’impeccabilità, anche i limiti e la regressione ormai in atto già da tempo nello sviluppo artistico di Signorelli.

Il polittico è costituito, su due ordini, da dieci pannelli principali (due centrali, grandi, e due coppie per ogni lato), cinque riquadri di predella e pilastrini con raffigurazione di numerosi santi. Il tutto è attorniato da una preesistente cornice in legno, dorata ed intagliata in motivi prettamente gotici da Corrado Teutonico, a cui spetta anche il coro della chiesa. Ogni pannello è totalmente indipendente dall’intero complesso.

Secondo Blasio [cit., pag. 103] trattasi di un caratteristico polittico di zona adriatica, macchinoso e complesso, nel quale l’artista introdusse, su sfondi neutri, le sue monumentali e “protomanieristiche” figure.

I santi sono, da sinistra a destra, dall’alto in basso: Giacomo Maggiore, Pietro, Giovanni Battista, Paolo, Rocco, Andrea, Medardo e Sebastiano.

Sulla predella appaiono, tra gli stemmi della famiglia Della Rovere e del Comune di Rocca Contrada, la Strage degli innocenti, la Fuga in Egitto,  l’Adorazione del Bambino, la Natività e l’Annunciazione.

Nei pilastrini vengono raffigurati, a mezzo busto, molti santi.

La firma dell’artista appare nel pannello centrale basso con la Madonna: LUCAS. SIGNORELLUS / PINGEBAT M. D. VIII.

Lo stato conservativo di tutto il complesso pittorico, compresa la struttura di supporto e di ornamento, è ottimo.

 

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