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Correggio: Il giorno, assieme di 205 x 141 Parma Galleria

Le Madonne dei grandi pittori (1528-1949)

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Le Madonne che hanno fatto la storia dell’arte

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Correggio – Madonna di San Girolamo o Il giorno (intorno al 1528)

Correggio: Il giorno, assieme di 205 x 141 Parma Galleria
Correggio: Il giorno, assieme di 205 x 141 Parma Galleria

La Madonna di San Girolamo, conosciuta anche come “Il Giorno”, in contrapposizione alla Notte (Adorazione dei pastori) di Dresda, è un’opera realizzata da Correggio intorno al 1528.

Il dipinto, eseguito con tecnica ad olio su tavola, misura 205 × 141 cm. e si trova nella Galleria Nazionale di Parma.

Già dal primo periodo della pubblicazione la composizione fece grande scalpore per la sua eccezionale bellezza. Fu infatti elogiata nelle Vite di Vasari per il suo “mirabile colorito” e l’espressione sorridente dell’angelo che sta porgendo la Bibbia. L’opera piacque anche al pittore cretese El Greco che, davanti alla rappresentazione delle eleganti figure, rimanendo incantato per la bellezza della Maddalena, gli uscì spontanea l’esclamazione “l’unica figura della Pittura!”.

Vedi approfondimenti sul sito le Madonne dei grandi pittori

Lorenzo Lotto – Annunciazione di Recanati (1534)

Lorenzo Lotto: Annunciazione, cm. 166 x 114, Pinacoteca Comunale di Recanati.
Lorenzo Lotto: Annunciazione, cm. 166 x 114, Pinacoteca Comunale di Recanati.

L’Annunciazione di Recanati è un’opera di Lorenzo Lotto realizzata con tecnica ad olio su tela intorno al 1526-1534. Il dipinto, che misura 166 × 114 cm., è custodito a Recanati nel Museo civico Villa Colloredo Mels.

Nella tavola appare la firma del pittore con la scritta “L. Lotus”. Da documentazioni certe si ricava che la composizione rimase nell’Oratorio di Santa Maria sopra Mercanti (sede commissionaria) fino 1953 quando, per motivi di sicurezza, pervenne nella Pinacoteca di Recanati.

Per quanto riguarda la cronologia, il Gianuizzi (“NRM” 1894) la anticipa al 1526, mentre il Boschetto (1953) ipotizza nel 1527. Il Berenson (1955) la ritarda al 1527-28.

Vedi approfondimenti sul sito – Si veda anche La Madonna del Polittico di Recanati dello stesso Lorenzo Lotto tra le Madonne dei grandi pittori

El Greco – L’annunciazione (intorno al 1600)

El Greco: L’Annunciazione, tecnica a olio su tela, 114 x 67 cm, anno 1597-1600, Lugano, Collezione Thyssen.
El Greco: L’Annunciazione, tecnica a olio su tela, 114 x 67 cm, anno 1597-1600, Lugano, Collezione Thyssen.

“L’Annunciazione” è un dipinto del pittore cretese El Greco, che lo realizzò con tecnica a olio su tela intorno al 1597-1600. L’opera misura 114 x 67 cm. e attualmente si trova a Lugano nella collezione Thyssen.

La presente composizione è una riproduzione autografa dell’artista di uno dei tre dipinti originali eseguiti per il “Colegio del de Doña Maria de Aragõn a Madrid” (l’ “Adorazione dei pastori”, l’ “Annunciazione” e il “Battesimo di Cristo”). È firmata con la scritta “doménikos theotokópoulos epoiei”.

El Greco – Madonna con il Bambino e le sante Martina e Agnese

El Greco: Madonna con il Bambino e le sante Martina e Agnese, cm. 193 x 103, National Gallery of Washington.
El Greco: Madonna con il Bambino e le sante Martina e Agnese, cm. 193 x 103, National Gallery of Washington.

La “Madonna con il Bambino e le sante Martina e Agnese” è un’opera autografa di El Greco realizzata ad olio su tela intorno al 1597-99 e si trova nella National Gallery di Washington. La composizione, che misura 193 x 103 cm, fa parte dei cinque dipinti (e relative riproduzioni, sia autografe che non) per la Cappella S. Josè a Toledo.

Sulla stesura pittorica appare un monogramma con due lettere dell’alfabeto greco.

Prima della National Gallery si trovava sull’altare di destra della summenzionata cappella.

La figura a sinistra della Vergine venne identificata in santa Tecla.

Le figure allungate di questa raffigurazione la distinguono dalle altre Madonne dei grandi pittori

Vedi approfondimenti sul sito.

Pieter Paul Rubens – Madonna della Vallicella (intorno al 1608)

Rubens: Madonna della Vallicella, olio su tavola di ardesia, dimensioni 425 × 250 cm, anno 1606-1608, chiesa di Santa Maria della Vallicella, Roma
Rubens: Madonna della Vallicella, olio su tavola di ardesia, dimensioni 425 × 250 cm, anno 1606-1608, chiesa di Santa Maria della Vallicella, Roma

La Madonna della Vallicella è un’opera realizzata da Pieter Paul Rubens intorno al 1607 con tecnica ad su tavola di ardesia. La composizione, che misura 425 × 250 cm., si trova a Roma nella chiesa di Santa Maria della Vallicella.

Trattasi della seconda opera di una commissione pubblica per Roma. Qualche anno prima, infatti, l’artista realizzò un ciclo pittorico per la basilica di Santa Croce in Gerusalemme, andato in parte perduto.

La presente composizione si trova sull’altare maggiore della chiesa di Santa Maria in Vallicella, conosciuta anche come chiesa Nuova, a Roma ed ha nel suo interno un’antico affresco miracoloso (trattasi della Madonna vallicelliana, immagine tipica della Nicopeia o Kyriotissa).

Caravaggio – Madonna dei palafrenieri (1605)

Caravaggio: Madonna dei palafrenieri, cm. 292 x 211, Galleria Borghese, Roma.
Caravaggio: Madonna dei palafrenieri, cm. 292 x 211, Galleria Borghese, Roma.

La Madonna dei palafrenieri è un dipinto autografo del Caravaggio (Michelangelo Merisi), realizzato con tecnica ad olio su tela nel 1605. La composizione, che misura 292 x 211 cm, è custodita a Roma nella Galleria Borghese.

Il presente dipinto raffigura la Madonna e il Bambino nel momento in cui schiacciano il serpente con il proprio piede, simbolo del peccato originale. Alla loro sinistra appare Anna che sta osservando la scena.

La Madonna dei palafrenieri era stata commissionata per la chiesa di Sant’Anna dei Palafrenieri (destinazione Altare Maggiore) presso San Pietro in Vaticano.

La pregiatissima opera venne rifiutata dai committenti per le sproporzionate dimensioni del Bambino e per la sua completa nudità, nonché per la vistosa scollatura della Madonna e per la modella scelta: Lena, prostituta ed amante del Caravaggio, da lui preferita come modella anche per la realizzazione della Madonna dei pellegrini.

Caravaggio – Annunciazione (intorno al 1609)

Caravaggio: annunciazione, anno 1609 circa, olio su tela 285 x 205, Nancy (Francia) nel Musée des Beaux-Arts
Caravaggio: annunciazione, anno 1609 circa, olio su tela 285 x 205, Nancy (Francia) nel Musée des Beaux-Arts

L’Annunciazione è un’opera di Caravaggio realizzata intorno al 1609, quando l’artista era ormai entrato nella fase della tarda dell’attività.

La composizione fu probabilmente commissionata dal duca di Lorena e dipinta in Sicilia (o nel corso del secondo soggiorno napoletano) con tecnica ad olio su tela di 285 × 205 cm. Attualmente si trova a Nancy (Francia) nel Musée des Beaux-Arts.

In questa Annunciazione il Caravaggio narra il tema classico del soggetto ma lo espone in una nuova prospettiva, che molti studiosi di storia dell’arte considerano rivoluzionaria. Infatti l’angelo, che tradizionalmente viene  raffigurato di fronte alla Vergine, in genuflessione (in piedi o in ginocchio), qui appare mentre è ancora in volo e volgendo le spalle all’osservatore. Altri, pur riconoscendo la forte innovazione del tema (l’angelo in alto, con Maria in basso ed inchinata) lo considerano comunque inginocchiato e genuflesso.

Orazio Gentileschi – Annunciazione (1623)

Orazio Gentileschi: Annunciazione di torino, olio su tela, anno 1623, Galleria Sabauda.
Orazio Gentileschi: Annunciazione di torino, olio su tela, anno 1623, Galleria Sabauda.

L’Annunciazione di Torino è un’opera realizzata da Orazio Gentileschi nel 1623 con tecnica ad olio su tela. La composizione, che si trova nella Galleria Sabauda di Torino, è considerata come il lavoro di più alto valore artistico nella produzione del pittore sabaudo, nonché uno dei capolavori della pittura seicentesca.

L’opera è stata dipinta dal Gentileschi durante suo soggiorno genovese. Fu poi inviata al duca Carlo Emanuele di Savoia per essere ubicata nella cappella della sua residenza a Torino.

Data l’originalità di questa Annunciazione, da cui si rileva anche un certo arcaismo, questo straordinario dipinto non è stato sempre compreso ed è stato oggetto di accesi dibattiti nel corso della storia dell’arte, suscitando anche aspre critiche.

Sassoferrato – Vergine Maria (intorno al 1650)

Giovanni Battista Salvi (Sassoferrato): Vergine Maria, anno 1640-50, National Gallery a Londra
Giovanni Battista Salvi (Sassoferrato): Vergine Maria, anno 1640-50, National Gallery a Londra

Il Sassoferrato (Giovan Battista Salvi), pittore appartenente allo stile barocco, nacque a Sassoferrato il 25 agosto 1609 e morì a Roma l’8 agosto 1685. Viene spesso ricordato col  semplice nominativo del suo paese di nascita.

La Vergine Maria, realizzata intorno al 1640-1650, è custodita a Londra nella National Gallery.

Murillo – Madonna col Bambino, o Madonna del Rosario (intorno al 1650-55)

Bartolomé Esteban Murillo: La Madonna col Bambino, o Madonna (o Vergine) del Rosario, olio su tela, 166 x 112 cm., Museo del Prado, Madrid.
Bartolomé Esteban Murillo: La Madonna col Bambino, o Madonna (o Vergine) del Rosario, olio su tela, 166 x 112 cm., Museo del Prado, Madrid.

La Madonna col Bambino, o Madonna (nonché Vergine) del Rosario è un’opera realizzata dal pittore spagnolo Bartolomé Esteban Murillo intorno al 1650-55 con tecnica a olio su tela. Il dipinto, che misura 166 x 112 cm, è conservato a Madrid nel Museo del Prado (sala XVI, inventariato con il numero P00975).

In precedenza la presente composizione si trovava nel Monastero dell’Escorial e nel Palazzo Reale di Madrid.

Giambattista Tiepolo – Madonna del cardellino (1760)

Giambattista Tiepolo: Madonna del Cardellino, olio su tela, anno 1760 circa, National Gallery of Art di Washington
Giambattista Tiepolo: Madonna del Cardellino, olio su tela, anno 1760 circa, National Gallery of Art di Washington

La Madonna del cardellino (Madonna of the Goldfinch), è un opera realizzata da Giambattista Tiepolo intorno al 1760 con tecnica a olio su tela, misura 240 × 120 cm. e si trova alla National Gallery of Art di Washington. Il Tiepolo è stato un pittore, incisore e frescante italiano, cittadino della Repubblica di Venezia.

Roberto Ferruzzi – Madonna del riposo (1897)

Roberto Ferruzzi: Madonna delle vie, o la Madonna del Riposo, tecnica a olio, anno 1897. Non si conosce l'attuale ubicazione.
Roberto Ferruzzi: Madonna delle vie, o la Madonna del Riposo, tecnica a olio, anno 1897. Non si conosce l’attuale ubicazione.

La tenera composizione, conosciuta anche come La Madonna delle vie, è un’opera di Roberto Ferruzzi realizzata nel 1897 con tecnica a olio. Il dipinto vinse la seconda Biennale di Venezia.

Si pensa che i modelli per l’esecuzione dell’opera siano stati Angelina Cian, a 11 anni, e il suo fratellino.

In un primo periodo alla presente composizione, che semplicemente rappresentava la “maternità”, non erano state date caratteristiche religiose. In seguito al conseguimento del premio della Biennale di Venezia ed il successo avuto a livello nazionale, il dipinto fu rinominato con titoli relativi alle Madonne col Bambino e divenne più conosciuto dell’autore. La Madonna del riposo è annoverata tra le madonne dei grandi maestri della pittura.

John George Alexander Leishman, un diplomatico in francese e mecenate del Ferruzzi, acquistò la Madonnina ma non il copyright. Per tale ragione si pensa la composizione sia stata sottoposta a diversi rifacimenti nel corso dello scorso secolo e che, probabilmente, sia pervenuta negli anni Cinquanta in una collezione privata della Pennsylvania.

Del dipinto si sono perse le tracce.

Curiosità sulla Madonnina del Ferruzzi

Esiste una riproduzione microscopica a olio della Madonnina, realizzata dal pittore Stefano Busonero dentro la moneta da un centesimo di euro, esattamente nel mappamondo della stessa moneta.

Il dipinto ha un diametro di 6,6 mm.

Riproduzione della Madonnina del Ferruzzi realizzata dentro il globo terrestre della moneta da un centesimo.
Riproduzione della Madonnina del Ferruzzi realizzata dentro il globo terrestre della moneta da un centesimo.

William-Adolphe Bouguereau – Vergine dei gigli (1899)

William-Adolphe Bouguereau - Vergine dei gigli
William-Adolphe Bouguereau – Vergine dei gigli, 1899

In questa bellissima composizione, realizzata nel 1899, l’artista volle proporre diversi concetti:

  • lo sguardo della Vergine non è rivolto al fruitore dell’opera.
  • La Vergine ha un atteggiamento di modestia che pare prevalga a tal punto da annullarla.
  • La Vergine indossa un abito nero.
  • Il Bambino pare che venga offerto in dono all’umanità.
  • Il Bambino ha una postura benedicente.
  • L’apertura delle braccia del bambino, insieme alla posizione dei piedi, pare volesse anticipare la Crocifissione

I gigli bianchi rimandano tradizionalmente, già dai tempi della Grecia classica, all’idea della maternità. Dagli inizi del medio, evo nell’ambiente cristiano, assumono significati di purezza, sia nelle raffigurazioni della Vergine Maria che dell’Annunciazione.

William-Adolphe Bouguereau (La Rochelle, 1825 – La Rochelle, 1905) è stato un pittore accademista francese.

Marc Chagall – Madonna del villaggio (1938)

Marc Chagall - Madonna del villaggio (1938)
Marc Chagall – Madonna del villaggio (1938). La foto è a bassa risoluzione ed usata al solo scopo didattico.

Marc Chagall (Vitebsk,  1887 – Saint-Paul-de-Vence, 1985) è stato un pittore surrealista di d’origine ebraica chassidica, nato in bielorussa stabilitosi in Francia.

La presente composizione, che misura 102.5 x 98 cm, fu realizzata da Chagal nel 1938 ed è custodita nella collezione Thyssen-Bornemisza di Lugano-Castagnola a Madrid.

Salvator Dalì – Madonna di Port Lligat (1949)

Salvator Dalì - Madonna di Port Lligat (1949)
Salvator Dalì – Madonna di Port Lligat (1949). La foto è a bassa risoluzione ed usata al solo scopo didattico.

Questo dipinto, fra i più significativi di Salvador Dalí, è stato realizzato nel 1949.

La Madonna di Port Lligat, che misura 49 x 37,5 cm, fu eseguita dall’artista nel 1949 in una prima versione. L’anno seguente, tuttavia, Dalì realizzò una seconda con lo stesso nominativo.

La presente composizione si trova attualmente esposta nel Museo Haggerty of Art di Milwaukee, Wisconsin (U.S.A).

Ancora un po’ di pazienza: stiamo lavorando per inserire altre Madonne.

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